Abruzzo e Molise: chiesta accoglienza migliore per i migranti

A Pescara l’Unione sindacale di base Abruzzo e Molise  chiede condizioni migliori per l’accoglienza dei migranti

Rivendica migliori condizioni e il rispetto dei diritti nei centri di accoglienza straordinari l’Unione sindacale di base Abruzzo e Molise. Nel corso di una conferenza stampa sono stati evidenziate le criticità più importanti.

L’Unione Sindacale di Base, Federazione del Sociale di Abruzzo e Molise, è impegnata da tempo in un’azione di sostegno alle lotte dei migranti ospiti dei Centri di Accoglienza Straordinaria abruzzesi. In questi mesi, insieme ai migranti, abbiamo visitato i luoghi dove sono accolti, in collaborazione con le Prefetture abruzzesi, per avere contezza di quanto segnalatoci da svariate fonti.

Il percorso sindacale intrapreso dai migranti con il nostro apporto, ci ha consentito di chiarire una serie di importanti aspetti legati al sistema dell’accoglienza italiana e sui CAS, in origine strutture temporanee pensate per far fronte all’esaurimento dei posti nei centri governativi e ora diventati parte stabile del sistema e tutt’altro che provvisori, per molti ospiti.

Dal 2023 i servizi erogati sono stati ridotti al minimo, rispetto quanto previsto dalla normativa in vigore precedentemente (DL 130/2020). Si tratta di tagli ripetuti dopo quelli già effettuati nel 2018 con il cosiddetto “Decreto Sicurezza” (DL 113/2018). Così facendo, diverse realtà hanno preferito non partecipare ai bandi aperti dalle prefetture per la gestione operativa dei CAS e, nel frattempo, per ovvi motivi, la situazione è peggiorata. Nei bandi, infatti, viene calcolata una retta giornaliera per ciascun utente, che diminuisce con il calare dei servizi. Se questa è troppo bassa risulta impossibile per l’ente assumere personale qualificato ed erogare un servizio dignitoso alle persone accolte.

USB ritiene che la civiltà di un Paese si misura anche dalla capacità di offrire accoglienza dignitosa a chi giunge qui a causa delle difficili situazioni dei loro luoghi di origine, per questi motivi ne organizza la lotta per chiedere:

  • trasparenza nelle fasi del sistema di accoglienza;
  • condizioni igieniche rispettose della dignità degli ospiti;
  • una assistenza sanitaria adeguata ai bisogni dei migranti;
  • la riorganizzazione e regolarizzazione delle attività svolte dagli ospiti;
  • una ottimale organizzazione dei corsi di italiano;
  • un regime alimentare vario e rispettoso della cultura alimentare degli ospiti;
  • che pasti e cibi siano preparati da personale idoneo e qualificato;
  • la regolarità nell’erogazione del pocket-money;
  • di velocizzare le tempistiche di rilascio del Permesso di Soggiorno;
  • di eliminare ogni ostacolo per ottenere la tessera sanitaria.

Marina Moretti: