Abruzzo e Molise: i fedeli della diocesi Trivento chiedono nuovo vescovo

I fedeli della diocesi di Trivento, che comprende Comuni di Abruzzo e Molise e di tre province (Campobasso, Isernia e Chieti), sollecitano nomina nuovo vescovo

Il mese scorso Papa Francesco ha deciso lo spostamento di monsignor Claudio Palumbo dal vertice della diocesi trignina a quella di Termoli-Larino, ora i fedeli si stanno mobilitando per sollecitare la nomina del successore.
Domenica prossima si terrà una fiaccolata che partirà alle 16 da piazza Fontana per concludersi poi in piazza Cattedrale, a Trivento.

“Ci raccoglieremo in preghiera – annunciano i promotori dell’iniziativa – per invocare lo Spirito Santo affinché doni alla Chiesa locale il nuovo vescovo”.

I cittadini residenti nella diocesi hanno anche inviato una lettera a Papa Francesco:

“La sua nomina di monsignor Claudio Palumbo, attuale titolare della diocesi di Trivento, a vescovo della sede di Termoli-Larino, senza quella contestuale del nuovo vescovo di Trivento sta facendo insorgere tra i fedeli il timore che la nostra Chiesa locale possa diventare vacante. Auspichiamo una continuità per non disperdere irreparabilmente i tanti germi di spiritualità, di attenzione agli ultimi e ai poveri, di promozione sociale e umana, di sostegno a una popolazione sperduta e abbandonata dalle istituzioni, nonché di bontà tutti oggi presenti in questa realtà ecclesiale periferia delle periferie”.

D’altra parte sul sito della stessa diocesi di Trivento si leggono le parole pronunciate dal vicario generale Don Mario Fangio il 7 dicembre scorso, all’indomani della nomina:

“Con serena obbedienza e docilità, ma non senza apprensione, la Diocesi di Trivento accoglie la volontà del S. Padre Francesco di provvedere al servizio pastorale della Diocesi di Termoli- Larino nominando suo Pastore il nostro amato Vescovo S.E. Mons. Claudio Palumbo.

A questi esprimiamo tutto il nostro affetto e gratitudine per il servizio pastorale reso in questi sette anni alla nostra vetusta Chiesa Triventina. Servizio svolto con amore, misericordia, fermezza, entusiasmo, colto servizio alla formazione dottrinale, teologica e culturale del popolo di Dio e del clero diocesano. E ancora, per aver provveduto al loro servizio pastorale con coraggiosa apertura a personale non autoctono.

A lui ed alla Chiesa della Diocesi di Termoli-Larino auguriamo nel Signore ogni bene per il futuro, auspicandolo anche per la nostra Diocesi, grazie ad una non tardiva provvisione del suo Vescovo titolare, garanzia di sopravvivenza e costruttivo impegno nel momento storico, già di per sé tanto delicato e problematico, denso di dolorose conseguenze dovute allo spopolamento, al covid ed alla disaffezione generalizzata, che viviamo nel nostro entroterra…”