Abruzzo, il 2022 del Pd

Pd nella sua totalità riunito in conferenza stampa per dare conto delle cose fatte in questo anno, “con alla base un processo di rinnovamento che si sta intraprendendo per creare un’alternativa al governo Marsilio”, ha detto il segretario regionale Michele Fina

“Un partito che dal 2019 è stato unito”, ha detto Fina. “Nel 2007 è nato da divisioni e conflittualità significative. Abbiamo sempre sofferto competizioni interne, ma negli ultimi tre anni il partito è stato unito nonostante tutte le difficoltà a livello nazionale e locale. Sono state riorganizzate alcune strutture che consentono partecipazione di donne e giovani, abbiamo valorizzato alcune amministrazioni locali, abbiamo rimesso in ordine i conti. Non basta, ma ci ha restituito alcuni risultati nel territorio”.

L’anno 2023 inizia in piena fase congressuale. “Bisogna capire dove correggere la propria linea e come presentarsi di nuovo agli elettori e al paese. Dal congresso dobbiamo ottenere un nuovo gruppo dirigente nazionale, spiega Fina, che abbia alcune caratteristiche: che sia più chiaro e netto nel rapporto col Paese, che dia centralità ai territori. Va definito un nuovo profilo identitario”.
Dal punto di vista del Pd Abruzzo ci sarà un partito “più chiaro e più netto, cosa che è mancata e che abbiamo pagato anche nei territori. Da rivedere anche il tema delle alleanze: si ha bisogno di ritornare ad una politica seria delle alleanze a livello nazionale”, perché a livello locale invece per Fina c’è stata. “C’è un sostanziale buon rapporto tra il Pd e gli altri partiti del centro sinistra, c’è un dialogo e la capacità di cercare e trovare gli accordi”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.