Il Guerriero di Capestrano, simbolo dell’Abruzzo, ha una versione moderna grazie allo scultore Luigi D’Alimonte, specializzato nella lavorazione artistica della pietra della Maiella
Domenica 22 ottobre alle 12, in piazza del Mercato a Capestrano (L’Aquila), verrà scoperta la scultura di D’Alimonte ‘Il Guerriero contemporaneo’. L’opera, frutto di intenso studio e approfondimento, è stata commissionata dall’amministrazione locale e finanziata dalla Regione Abruzzo e dalla Fondazione Carispaq.
Ispirato dichiaratamente al Guerriero di Capestrano – la statua funeraria raffigurante un guerriero dell’antico popolo italico dei Vestini (pare re Nevio Pompuledio) del VI secolo aC e rinvenuta da un contadino, nel suo terreno, nel 1934 e quindi ritenuta reperto della necropoli dell’antica città di Aufinum, località nei pressi di Capestrano – questo ‘Guerriero contemporaneo’ si presenta in una elegante forma rivisitata in chiave moderna, composta interamente di pietra paglierina della Maiella. Due mesi di lavoro per tracciare su pietra un soggetto artistico riconoscibile come il reperto archeologico, ma che si spinge verso nuove linee ed espressioni artistiche per arrivare ad avere una connotazione più allungata ed elastica.
L’apertura visibile nella parte alta della scultura riconduce all’idea dell’amore per il territorio, ricordando un cuore capovolto, e la nuova rilettura sta nell’elemento del braccio sinistro, raffigurato come fosse un continuum con la spada, che si trova nel monumento originale conservato nel Museo archeologico nazionale d’Abruzzo a Chieti.
‘Il Guerriero contemporaneo’ verrà posizionato nella piazza principale di Capestrano come sentinella dalle sembianze pacate e al contempo figura di difesa e protezione del borgo.
Recentemente si è parlato molto del Guerriero di Capestrano, quello originale, dopo che il regista Alessio Consorte aveva sollevato dubbi sull’autenticità nel film “Il guerriero mi pare strano”. Secondo Consorte il guerriero esposto al Museo Archeologico Nazionale di Chieti potrebbe essere un falso di epoca fascista. Al momento tuttavia, per i testi di archeologia il Guerriero resta la statua più antica d’Italia e la Regione Abruzzo lo ha da poco inserito nel suo logo e nello stemma istituzionale.
Luigi D’Alimonte
Nato a Pescara nel 1967, D’Alimonte vive e lavora a Cugnoli (Pescara) e ha esposto in molte località in Italia e all’estero. Dal territorio della zona in provincia di Pescara, con Lettomanoppello in testa, ha appreso l’arte e la maestria nel lavorare la pietra della Maiella dandole forme inusitate e sorprendenti. Lo scultore è autore di opere riconoscibilissime per la sua abilità nel rendere sorprendentemente “leggera”, impalpabile e fluttuante. Al suo lavoro Rete8 aveva anche dedicato parte della puntata “Cuore di pietra” del programma Il Lato Positivo. Qui di seguito il link: