Ieri ha visitato alcune strutture del teramano, oggi il ministro Alessandra Locatelli è a Città Sant’Angelo per gli Stati Generali sulle disabilità intellettive organizzati dall’Anffas
Si sono svolti oggi a Marina di Città Sant’Angelo (Pescara) gli Stati Generali sulle Disabilità intellettive e Disturbo del Neurosviluppo, iniziativa realizzata da Anffas Abruzzo in collaborazione con Anffas Nazionale.
È la seconda tappa di quel percorso virtuoso che, iniziato nel dicembre 2023 in Sicilia, vede progressivamente coinvolte tutte le regioni d’Italia e culminerà negli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo a livello nazionale, nel 2025, a supporto l’iniziativa di Fish Nazionale che a sua volta andrà a celebrare gli Stati Generali di tutte le disabilità.
Obiettivo, anche per questo appuntamento, è realizzare un focus sui punti di forza e di criticità presenti nell’attuale sistema dei servizi e sull’esigibilità dei diritti nella Regione Abruzzo, con espresso riferimento alla condizione delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari.
Il programma odierno ha previsto anche l’intervento del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli che si è soffermata sui punti di forza e di criticità del sistema, con uno sguardo particolare all’Abruzzo. Un percorso di approfondimento importante per dialogare e confrontarsi con tutti gli attori coinvolti (dalle persone con disabilità, alla famiglie, passando per le istituzioni e le associazioni del terzo settore.
“Abbiamo portato sicuramente un aggiornamento su quello che stiamo facendo a livello nazionale, perché con la legge delega e l’applicazione piena, poi, della legge delega, ci sarà davvero una rivoluzione in tema di disabilità. Mi ha però interessato – ha detto il ministro Locatelli – anche molto ascoltare il territorio e, soprattutto, il bellissimo esempio degli autorappresentanti che hanno scandito i temi con chiarezza e precisione, andando a toccare esattamente i nodi cruciali: l’accessibilità universale, il diritto all’inclusione lavorativa, la formazione e tante di quelle cose che noi trattiamo quotidianamente sui diversi tavoli e che dobbiamo necessariamente condividere con chi vive questa situazione, cioè con le persone con disabilità, e che dobbiamo ascoltare”.