Abruzzo in “rosso”: il centrosinistra attacca Marsilio

Durissimo il commento del centrosinistra dopo la decisione del Tar. Pezzopane: Marsilio prende in giro gli abruzzesi

Il ritorno dell’Abruzzo in zona rossa per un giorno ha scatenato moltissime reazioni politiche con il centro sinistra che ha sferrato un attacco durissimo al governatore Marsilio.
Secondo loro é l’unico governatore in Italia che ha fatto una cosa del genere prendendo a loro giudizio in giro gli abruzzesi.
Un ritorno in rosso veloce perché il ministro Speranza già da domenica ha decretato per l’Abruzzo la zona arancione.
La decisione del Tar si basa comunque su un presupposto. Le Regioni – dice il Tar – possono autonomamente adottare provvedimenti derogatori solo in senso più restrittivo mentre gli eventuali ampliamenti migliorativi avrebbero presupposto il formale atto d’intesa con il Ministero della Salute. E qui si spiega la
decisione.
E mentre Marsilio attacca il governo il centrosinistra gli chiede di tornare ad avere un atteggiamento collaborativo con il Governo centrale.
I dem sostengono infatti che il presidente sapeva benissimo che con la scelta di mettere l’Abruzzo in rosso il periodo di restrizioni sarebbe stato di 21 giorni e non 19. Durissimo il commento dell’onorevole Stefania Pezzopane che parla anche della situazione dei commercianti che si sono ritrovati a dover fare questo balletto di apertura e chiusura.
Fatto sta che i negozi aquilani sono rimasti chiusi con annunci dell’ultimo minuto sulle loro pagine Facebook ma anche qualche scuola, a quanto se ne sa, non ha avuto i tempi tecnici per chiudere e gli alunni erano in presenza come al comprensivo Mazzini e al Patini.
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