Il salvataggio della Banca Popolare di Bari è l’oggetto dell’incontro svoltosi oggi, a Pescara, tra i sindacati dei bancari e l’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo.
L’incontro è stato espressamente richiesto dai sindacati alla vigilia del vertice con i commissari della Popolare di Bari. L’istituto bancario pugliese, in Abruzzo, ha acquisito l’ex Tercas. Alla riunione sono intervenuti l’assessore Mauro Febbo e i sindacalisti Francesco Trivelli (Fisac Cgil), Claudio Bellini (First Cisl), Maurizio D’Antonio (Uilca), Carlo Cericola (Fabi Abruzzo), Francesco Di Domizio (Unisin), Rocco Finocchio (Abi Abruzzo). Quanto al controverso tema della ricapitalizzazione pubblica, non si registrano novità sostanziali né sul fronte nazionale né su quello internazionale. Intanto è stato avviato un tavolo permanente con tanto di cronoprogramma con un primo appuntamento il prossimo 14 gennaio, presso la sala consiliare del Comune di Pescara, con tutti i sindaci della Provincia, poi un’assemblea regionale in vista del confronto con i commissari previsto per il 20. L’obiettivo è uno e parte da un dato al livello nazionale ancora poco focalizzato, dei circa 2000 dipendenti della Popolare, 800 sono in Abruzzo, va da se che la vertenza non va localizzata nella sola Puglia, come tiene a precisare l’assessore regionale Mauro Febbo:
“La vertenza non va spacchettata, questo sembra evidente – premette Febbo – il tema va affrontato nel suo complesso considerati gli 800 dipendenti e gli oltre 90 sportelli nella nostra Regione. Altro punto da specificare, la causa del crack non è nelle acquisizioni di Caripe e Tercas per altro fatte a costo zero, ma ha evidentemente altre origini. A noi interessa solo salvaguardare non solo i posti di lavoro ma anche la tenuta del credito in Abruzzo che rischia di subire un duro colpo, poi penseremo a come poter dare un nostro contributo con l’aiuto delle Fondazioni e dell’Europa.”
In linea con le strategie di Febbo i rappresentanti sindacali che stamane hanno, intanto, condiviso l’istituzione del tavolo:
“Non si tratta di une vertenza pugliese – sottolinea Rita Innocenzi della segreteria regionale della Cgil – ma anche abruzzese e perfino molisana, su questo i commissari chiamati a gestire l’emergenza devono farci i conti . L’idea è quella di coinvolgere più parti possibili, non solo Regione e Sindacati, ma anche i sindaci del territorio, gli imprenditori ed i parlamentari abruzzesi per avere ancor di più voce in capitolo in una vertenza complicata.
IL SERVIZIO DEL TG8