La Giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato una delibera funzionale allo sblocco di oltre 290 fabbricati edificati su terreni provenienti dalla riforma fondiaria del Fucino
Gli edifici potranno essere ceduti ai cittadini, agli enti locali e agli attuali occupanti. Il provvedimento, delegando la stima economica degli immobili ai Comuni, snellisce le procedure di vendita dei fabbricati destinati a uso agricolo che prima erano dell’ex ARSSA (Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo) e oggi sono nella disponibilità della Regione.
Il provvedimento, scaturito dall’azione amministrativa dell’assessorato guidato dal vice presidente della Regione con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, è finalizzato alla regolamentazione e alla valorizzazione degli immobili del Fucino provenienti dalla riforma. Beni da regolarizzare tramite cessione ad enti pubblici per scopi socialmente rilevanti, o attraverso la vendita delle aree ai cittadini/agricoltori che ne abbiano il possesso.
“La Regione – ha dichiarato l’assessore Imprudente – potrà finalmente procedere agli adempimenti, attesi da tempo dai possessori, e finalizzati alla stima dei beni immobili nelle aree rurali del Fucino, che potranno quindi essere acquisite risolvendo così la questione annosa del nostro patrimonio derivante dalla riforma fondiaria. È estremamente importante un intervento di riqualificazione che metta ordine e valorizzi il vasto patrimonio di fabbricati appartenenti alla Riforma fondiaria, in parte inutilizzati o solo parzialmente utilizzati”.
La bozza di convenzione inserita in delibera, siglata da Regione e Comuni, definisce le modalità di stima economica delle aree di sedime, ovvero delle superfici sulle quali sorgono i fabbricati provenienti dalla riforma fondiaria, e delega ai Comuni le procedure di valutazione economica. Ne consegue la semplificazione dell’iter per vendita, locazione o cessione a vario titolo del cospicuo patrimonio di beni immobili nell’area circonfucense. Avezzano, San Benedetto dei Marsi e Pescina saranno gli enti maggiormente interessati dal protocollo d’intesa.
“Il provvedimento – conclude Imprudente – consentirà alla Regione Abruzzo di procedere alla stima ed alla valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare. I beni immobili provenienti da esproprio o da acquisto da parte dei cessati enti di riforma, che rientrano nella disponibilità della Regione Abruzzo saranno ceduti alle condizioni ed ai prezzi stabiliti dalle procedure di valutazione”.