Abruzzo: studenti in piazza per la scuola pubblica

Oggi anche in Abruzzo studentesse e studenti in piazza per un nuovo modello di scuola pubblica, gratuita e accessibile

Migliaia di studenti oggi in piazza in tutto il Paese per lo sciopero nazionale organizzato dall’Unione degli Studenti, Link – Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. Con  lo slogan ‘Vogliamo Potere’ gli studenti chiedono una scuola “inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e
subordinazione al mondo del lavoro e della guerra e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive”.

Gli studenti sollecitano anche una maggiore partecipazione attiva sulle questioni che riguardano le istituzioni scolastiche.

 “Riteniamo importante – afferma Taddeo Filippo Caribè – la partecipazione attiva degli studenti sulle questioni scolastiche, dato che costituiscono il futuro nostro e del paese.
La normalizzazione generale della condizione degli studenti oggi è portata avanti da politiche che non sono interessate a coloro che definiscono (gonfiando il petto per orgoglio) IL NOSTRO FUTURO, ovvero noi, noi giovani, noi studenti.
Proprio per questo abbiamo costruito la piattaforma regionale ‘Vogliamo Potere: per un
Abruzzo diverso!’ per porre al centro del dibattito politico e pubblico la situazione delle scuole nei territori abruzzesi”.

Oggi anche l’Udu di Teramo ha indetto uno sciopero per denunciare le criticità dei servizi pubblici, con particolare focus su trasporti, edilizia e diritto allo studio.

“I trasporti pubblici sono inadeguati: mezzi malfunzionanti, frequenti ritardi e aumenti delle tariffe nonostante il calo della qualità. – dicono gli studenti teramani – Si richiede che il trasporto pubblico sia garantito e fedele alle esigenze degli studenti, con particolare attenzione alla possibile gratuità per gli ultimi.

Molte scuole della nostra provincia versano in gravi condizioni, con impianti inadeguati che compromettono la sicurezza e il benessere degli studenti: calcinacci che cadono, zone inagibili, bagni rotti, finestre prive di alcuna manutenzione, termosifoni spenti perché non funzionanti.

Dovrebbe essere messa in atto una riforma della didattica scolastica, al fine di renderla
accessibile e libera dalle logiche del profitto e del merito, contribuendo all’aumento delle divergenze sociali. Nonostante l’istruzione gratuita sancita dalla Costituzione, i costi dei libri scolastici sono elevati e non rispondono alle reali esigenze educative degli studenti.

Il benessere psicologico degli studenti è un altro tema centrale, poiché la carenza di supporto psicologico nelle scuole impedisce loro di affrontare serenamente le difficoltà scolastiche e personali”.

Francesca Cantagallo, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Abruzzo, aggiunge:

“Abbiamo un sistema scolastico decadente e privo di tutele per la comunità studentesca. La legge regionale, ferma al 1978, non tiene conto di varie necessità come borse di studio, tutele dal punto di vista dell’edilizia, trasporti pubblici, mancanza di una didattica antifascista. Inoltre non abbiamo diritti per quanto riguarda il benessere psicologico e per chi svolge pcto. Proprio per questo abbiamo stilato la piattaforma per risolvere tutte queste criticità e costruire una scuola accessibile qui in Abruzzo”.

Francesco De Benedictis, responsabile della comunicazione dell’Uds Abruzzo, conclude:

“Chiediamo all’Assessore all’Istruzione Roberto Santangelo e alla Regione Abruzzo tutta di aprire tavoli di lavoro insieme agli studenti per risolvere le problematicità che si vivono quotidianamente. Non accetteremo compromessi o false promesse, bisogna intervenire urgentemente nel campo dell’istruzione”.

Marina Moretti: