In diversi Comuni dell’Abruzzo segnalati tentativi di truffa agli anziani attraverso il falso rimborso del canone Rai
L’Osservatorio sulla Legalità della Regione Abruzzo segnala la nuova modalità di truffa che sfrutta la buona fede delle persone anziane. Individui senza scrupoli si spacciano per dipendenti comunali e, con il pretesto di un rimborso del canone Rai, cercano di ottenere informazioni bancarie per potere sottrarre denaro alle vittime.
Si tratta di un raggiro ben orchestrato in cui i truffatori, attraverso chiamate telefoniche, cercano di conquistare la fiducia degli anziani per farsi comunicare le coordinate bancarie e prelevare indebitamente somme di denaro.
È fondamentale ribadire che nessun Comune chiama i cittadini per erogare rimborsi e nessun dipendente pubblico chiede telefonicamente dati sensibili.
L’Osservatorio sulla Legalità della Regione Abruzzo ha già avviato un’azione concreta per contrastare questo fenomeno, lavorando in stretta collaborazione con le Prefetture, le forze dell’ordine, i Comuni e Abruzzo Progetti.
Le attività in corso prevedono campagne di informazione e sensibilizzazione nei Comuni per mettere in guardia gli anziani e i loro familiari da questi raggiri; percorsi di formazione digitale realizzati con Abruzzo Progetti, per fornire agli anziani strumenti utili a riconoscere e difendersi da queste truffe; monitoraggio costante del fenomeno, in coordinamento con Prefetture e forze di polizia, al fine di garantire una risposta rapida ed efficace alle segnalazioni; rafforzamento degli strumenti normativi di tutela, con la proposta di legge per l’istituzione del Garante regionale per gli anziani, che avrà il compito di vigilare sulla sicurezza e sul benessere delle persone più vulnerabili, promuovendo politiche di prevenzione e sostegno.
È importante adottare comportamenti prudenti per evitare di cadere vittima di questi raggiri. I suggerimenti da adottare in caso di telefonate sospette:
• Non fornire mai dati personali, bancari o codici di accesso. Nessun ente pubblico richiederà mai queste informazioni per telefono.
• Non effettuare bonifici o pagamenti su richiesta telefonica. Le truffe si basano sulla pressione psicologica per ottenere denaro in tempi rapidi.
• Non aprire link inviati via SMS o e-mail da sconosciuti. Possono contenere malware o reindirizzare a siti falsi per sottrarre dati sensibili.
• Diffidare di chiamate da numeri sconosciuti che insistono per ottenere informazioni. I truffatori spesso cercano di creare urgenza per non dare il tempo di riflettere.
• Non dare seguito a richieste di rimborsi o pagamenti non verificabili. In caso di dubbio, contattare direttamente il Comune o l’ente interessato.
• Chiedere consiglio a un familiare o a una persona fidata. Parlare con qualcuno di fiducia prima di prendere decisioni aiuta a evitare di cadere nel tranello.
• Segnalare immediatamente qualsiasi sospetto alle forze dell’ordine. Un intervento tempestivo può evitare che altri cittadini siano truffati.
“Proteggere gli anziani – afferma Francesco Prospero, presidente Osservatorio sulla Legalità della Regione Abruzzo – significa proteggere l’intera comunità. Con l’impegno congiunto delle istituzioni, delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali possiamo costruire una rete di sicurezza sempre più efficace, garantendo ai nostri cittadini più fragili maggiore tutela e serenità.
L’Osservatorio sulla Legalità della Regione Abruzzo continuerà a lavorare con determinazione affinché nessuno sia lasciato solo davanti a queste minacce”.