Lavoro Abruzzo: la vertenza Fiamm-Siapra e i turni contestati alla Marelli

Lavoro in Abruzzo: la vertenza della Fiamm-Siapra di Avezzano portata al tavolo  tra azienda e sindacati; a Sulmona contestazioni alla Marelli

L’incontro, fissato al 26 giugno, era stato richiesto dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm.

“Ci devono dire, nero su bianco, ciò che vogliono fare nel futuro” osservano le organizzazioni sindacali che restano in attesa anche dei fondi Pnrr, necessari per i futuri investimenti e per stabilizzare i 400 operai che lavorano nella fabbrica marsicana.

La crisi ha determinato un importante calo produttivo per lo stabilimento, con il fermo di circa 65 lavoratori in somministrazione, da gennaio a oggi. Di questi, secondo i sindacati, saranno richiamate al lavoro al massimo 15 unità. Per questo resta la preoccupazione per gli altri 50, nonostante una prima tranche di 10 milioni di euro, ottenuti con i fondi Pnrr, sia stata già cantierata.

Le Rsu Fim, Fiom, Uilm e Uglm della Marelli di Sulmona, all’indomani dell’accordo siglato con l’azienda per il prolungamento della cigo dal 24 giugno al 7 luglio (a causa dei rallentamenti di produzione dell’ex Sevel di Atessa a cui la Marelli è collegata) criticano la turnazione del periodo:

“I diciotto turni e la cassa integrazione non possono coesistere per gli addetti alla manutenzione della Magneti Marelli di Sulmona. È necessario strutturare le turnazioni di produzione e manutenzione. Nei periodi interessati al ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria saranno programmate attività di manutenzione e saranno comandati al lavoro il numero di manutentori necessari a svolgere le attività pianificate, da una turnazione a 20 turni a una turnazione a 18 turni”.

Un’organizzazione tutta da rivedere secondo le organizzazioni sindacali. Intanto, il 20 giugno, a Roma si terrà l’incontro per fare il punto sul piano industriale.

“Il giorno 21 sarà indetta un’assemblea per informare i lavoratori. Le Rsu hanno chiesto il rispetto del preavviso di 24 ore, rispetto alle comunicazioni di cassa e di rientro a lavoro” concludono i sindacati.