Aca: 50 sindaci su 69 riconfermano il CdA

“I 45 sindaci che con una grande maggioranza, oltre 50 quote su 69, hanno approvato la proroga del Consiglio d’Amministrazione dell’Aca a guida centrodestra hanno semplicemente espresso il proprio apprezzamento e rinnovato la propria fiducia nei confronti degli sforzi, della competenza e dell’onestà dimostrati in questi anni da quel Cda”. Così il coordinamento provinciale di Forza Italia

“Elementi che hanno consentito alla stessa Azienda acquedottistica di ripartire, di portare avanti progettualità concrete e opere solide. Tanto c’è ancora da fare, e lo faremo puntualmente, lasciando alla sinistra quella strumentale polemica politica che nulla toglie alla bontà dell’impegno in atto”. Lo ha detto il Coordinamento provinciale di Forza Italia in riferimento alla voto positivo sulla proroga dell’attuale Cda dell’Aca, che vede l’ingegner Giovanna Brandelli alla presidenza.

“Quello dell’emergenza idrica non è un problema che nasce con l’attuale governance dell’Aca – ha ricordato il Coordinamento provinciale di Forza Italia -: chi non ricorda la grande ‘crisi’ del 2007, i mesi di interruzione dell’erogazione di acqua potabile su Pescara e la sua provincia, e poi da lì in poi il ‘caso’ Bussi, la corsa per la realizzazione di nuovi pozzi, e quella coperta sempre troppo corta delle casse dell’Aca, trasformata in un carrozzone dalla sinistra. L’attuale governance ha saputo scrivere una pagina nuova nella gestione della risorsa idrica che ha permesso di razionalizzare risorse finanziarie e umane, utilizzo del personale e professionalizzazione dei tecnici, tempestività di intervento e progettualità futura, con il piano di digitalizzazione della rete dei sottoservizi, per consentire di sapere in tempo reale cosa si rompe e dove si rompe, individuando le criticità, i punti deboli, le urgenze di investimento”.

“In pochi anni abbiamo risanato il fiume Pescara e, dunque, il mare, permettendo a Pescara la conquista della Bandiera Blu, intercettando tutti i vecchi scarichi abusivi, attivando un monitoraggio continuo della rete. Senza dimenticare l’investimento per l’ampliamento del depuratore e le opere in atto sulla banchina nord del Pescara. E senza dimenticare che l’emergenza idrica è un problema nazionale, determinato anche dall’assenza di precipitazioni, dallo scorso inverno, utili a ricaricare le sorgenti, tanto che la Puglia aveva messo in atto un meccanismo amministrativo nella speranza di poter emungere l’acqua dei nostri pozzi di Bussi per il proprio territorio, operazione sventata dal Governo regionale di centrodestra con il pieno sostegno di Aca, Ersi e Comune di Bussi. Oggi l’Aca gode dell’azione del buon governo, con un cammino di crescita e sviluppo che non può e non deve essere fermato dalla politica di sinistra che si limita, al solito, a evidenziare problemi noti a tutti, senza però aggiungere quel contributo di proposta costruttiva che pure ci si aspetta da chi amministra, anche quando si sente parte di una eterna sfortunata opposizione. Continuano le turnazioni per l’erogazione dell’acqua, è vero, al fine di assicurare a tutte le famiglie una provvista in maniera equa; continuano i lavori di riparazione, che hanno subito la massima accelerazione possibile; compito dei sindaci, primo front office dei cittadini, è sicuramente quello di mediare tra l’utenza e l’Aca, ma non limitandosi a criticare, piuttosto supportando l’Aca nell’ottenere finanziamenti, risorse e idee”.