La classe non è acqua, come recita un noto adagio, ma, in realtà è un bene preziosissimo da preservare. E Aca, che svolge un ruolo importante nella gestione e valorizzazione della risorsa idrica su buona parte del territorio regionale, si vuole adoperare per sensibilizzare ad un utilizzo più consapevole dell’acqua a partire dalle scuole e far capire come ACA si adoperi per garantire la qualità delle acque stesse: è questo il fine del progetto “La classe dell’acqua” che l’Ente sta portando nelle scuole.
Ieri il dg Aca Marco Santedicola ha fatto visita alle classi del triennio del “Tito Acerbo” di Pescara: un incontro interessante che ha creato le basi con il Dirigente Scolastico, prof. Carlo Di Michele, per programmare percorsi formativi i PCTO ovvero, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento con gli studenti.
“Il progetto nasce dalla consapevolezza che l’acqua, sebbene sia una risorsa fondamentale, spesso è esclusa dai discorsi di educazione civica che si svolgono nelle scuole – ha spiegato Santedicola -, e per questo ACA ha pensato di realizzare un progetto specifico che miri a evidenziare l’importanza dell’acqua, ma anche la sua scarsità a livello globale, e fornire alle generazioni attuali e future strumenti che permettano loro di utilizzare in maniera più consapevole questa risorsa”.
A questo proposito, il primo passo verso un uso più consapevole dell’acqua lo fa direttamente ACA con possibilità di cofinanziamento anche acquistando per le scuole pilota strumenti che rendano più fruibile la risorsa idrica, come autoclavi e distributori. Le scuole pilota saranno individuate prendendo in considerazione una serie di indicatori e saranno attivati una serie di strumenti di monitoraggio per censire le priorità dalle quali partire.