Rimangono forti le criticità presenti nel sistema idrico abruzzese: lo attesta la recente analisi di Abruzzo Openpolis che pone Chieti, L’Aquila e Pescara tra i 30 capoluoghi italiani con il maggiore spreco di acqua
I fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) possono rappresentare un’opportunità importante per contrastare alcune lacune nelle infrastrutture idriche abruzzesi. Ad oggi le risorse assegnate all’Abruzzo sono circa 113 milioni di euro, per tre misure: potenziamento infrastrutture, sistema di monitoraggio delle perdite e irrigazione sistema agricolo. La provincia di Pescara è quella che intercetta la maggiore quantità di fondi destinati all’Abruzzo: gli investimenti programmati ammontano a 43,8 milioni di euro, gran parte dei quali (43,3 milioni) destinati alla prima misura dedicata al potenziamento e alla manutenzione delle infrastrutture. Al secondo posto troviamo la provincia di Chieti, dove arriveranno circa 38 milioni, anche qui la maggior parte delle risorse disponibili. In provincia dell’Aquila saranno investiti 30 milioni, 11.8 milioni per la riduzione delle perdite, 9.5 milioni andranno all’agro sistema irriguo, 9 milioni alle infrastrutture per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico. Saranno invece 365.000 gli euro dedicati alla riduzione delle perdite. I progetti localizzabili interamente su un singolo comune sono cinque e riguardano quattro centri. Tra questi l’intervento con l’importo più consistente in tutta la regione, pari a 20 milioni, sarà realizzato a Penne (Pescara) per l’ammodernamento delle condotte dell’impianto irriguo Tavo-Saline. A Pescara invece sarà
realizzato un intervento da 12.8 milioni di euro per ristrutturazione, adeguamento e potenziamento dell’acquedotto Giardino. A Tagliacozzo è stato finanziato un intervento da 9 milioni per l’ammodernamento dell’acquedotto alimentato dalle sorgenti del fiume Liri. A Bussi sul Tirino (Pescara) infine saranno realizzati interventi del valore complessivo di circa 2 milioni.