Botta e risposta tra la Gran Sasso Acqua e il commissario Gisonni che, alla fine, sospende momentaneamente i lavori
Alla fine i lavori di ripulitura delle gallerie del Gran Sasso il commissario straordinario Corrado Gisonni li ha stoppati momentaneamente, a causa delle acque torbide che si erano determinate per i lavori che avevano alterato, di fatto, le analisi condotte dalla Gran Sasso Acqua.
L’azienda in via precauzionale aveva deciso di interrompere l’erogazione idrica in alcune zone dell’aquilano ad est e nella valle subequana, in una giornata convulsa nella quale alla fine pure l’azione di intermediazione del sindaco Pierluigi Biondi è stata importante.
La Gsa, diretta dall’avvocato Alessandro Piccinini aveva fatto presente che, nonostante le richieste, i lavori non si erano fermati e per cui le acque non avevano gli standard giusti per arrivare nelle case degli aquilani.
In serata la svolta con il commissario Gisonni che, in una lunga nota, ha pure evidenziato come nel versante aquilano abbiano trovato delle criticità con sedimenti, probabilmente inerti, sul fondo del canale di drenaggio delle acque potabili ma poi anche una sorta di richiamo alla Gran Sasso che invita a predisporre una strategia gestionale appropriata a gestire un sistema idrico così delicato.
Da parte della Gsa nessuna polemica, “Io devo salvaguardare il territorio”, spiega l’avvocato Piccinini.