Si chiama Clostridium perfringens il batterio uscito fuori dai parametri di legge nel sistema idrico Aca che serve 10 comuni della provincia di Pescara, comprese alcune zone dello stesso capoluogo. Da ieri dunque l’acqua non è da considerarsi potabile, mentre può essere utilizzata per usi alimentari previa bollitura
Questo almeno fino a sabato, quando si avrà il risultato dei prelievi fatti in queste ore. La presidente dell’Aca, Giovanna Brandelli, ha tenuto a sottolineare che la notizia dello sforamento di un unico parametro indica in realtà il perfetto funzionamento del sistema di sicurezza, visto che il Clostridium in eccesso è emerso da controlli di routine.
Il prelievo, effettuato in modalità singola l’8 novembre, a valle della sorgente Vitella d’Oro di Farindola (Pescara), ha permesso di accertare, in fase di post clorazione, ossia di potabilizzazione, il superamento del limite del parametro. L’Aca, l’azienda comprensoriale acquedottistica, attraverso i nuovi controlli dovrà accertare se lo scostamento sia ancora presente o se i valori siano rientrati nella norma. Secondo la presidente Brandelli potrebbe essersi trattato di un problema legato alle attività di pascolo. Di questo si parlerà nella imminente riunione con l’Ente Parco e con il Comune di Farindola, territorio della sorgente, nel corso della quale verrà valutato l’eventuale spostamento del prelievo idrico a monte della sorgente Vitella d’Oro. L’Aca invierà bottigliette a 4 scuole di Penne che ne hanno fatto richiesta.
La presidente Brandelli, ascoltata dal Tg8, si è detta comunque fiduciosa.
“L’allarme dovrebbe rientrare già sabato, ma ovviamente continueremo a indagare per scoprire le cause di quanto accaduto. Le variabili che condizionano ogni campionamento possono essere tante e diverse, per esempio quando piove abbondantemente l’effetto di trascinamento può causare una concentrazione della carica microbiologica tale da rendere necessario un nuovo dosaggio del sistema di clorazione (l’immissione delle sostanze che rendono l’acqua che beviamo sicura e potabile, ndr). Al momento comunque sia dai paesi che dal capoluogo non arrivano notizie di particolari disagi. Valuteremo se avviare un’azione di supporto per le scuole, magari fornendo bottigliette di acqua potabile. Il fatto che riscontriamo ogni minuscola anomalia con la procedura standard di controllo ritengo possa rassicurare la popolazione e non costituire motivo di allarme”.
I Comuni interessati sono:
CAPPELLE SUL TAVO: Intero territorio;
COLLECORVINO: Intero territorio;
LORETO APRUTINO: Intero territorio;
MONTESILVANO: Colle Arena alta, Colle della Selva, Collevento, Macchiano, Barco e zone limitrofe, Via De Gasperi e traverse;
MOSCUFO: Intero territorio;
PENNE: Intero territorio escluso C.da Roccafinadamo, Villa Degna, Colle Maggio, Colle Trotta;
PESCARA: Strada Valle Furci, Strada Valle Ferzetti, Via Valle Furci, Strada Vicinale Valle Ferzetti, Strada Colle Caprino, Via Vado del Sole, Tratto di Via Colle Innamorati da Strada Valle Furci a Via Colle Innamorati n.343;
PIANELLA: Intero territorio escluso frazioni di Cerratina, Castellana, Vicenne Sud, Conoscopane, Nardangelo, Morrocino;
PICCIANO: Intero territorio.
SPOLTORE: Villa S. Maria, Caprara, Spoltore centro storico e zone limitrofe
La presenza del batterio Clostridium perfringens fu rilevata a ottobre del 2021 nell’acqua potabile consumata a San Valentino in Abruzzo Citeriore, paese di 1.900 abitanti del Pescarese dove in pochi giorni erano stati diagnosticati oltre 200 casi di gastroenterite, e nella vicina Scafa, dove erano emersi una ventina di casi analoghi.