Aeroporto dei Parchi: da oggi in mano al nuovo gestore

L’Aeroporto dei Parchi, conosciuto anche come aeroporto di Preturo, cambia gestione. Biondi e Mannetti: “Lo scalo ripartirà subito come punto di riferimento protezione civile e scuola volo”.

È stato formalizzato stamani il passaggio di consegne dell’aeroporto dei Parchi “Giuliana Tamburro” dalla XPress alla Sunrise Aviation, la società aquilana (ha sede a Preturo, frazione nella quale territorio si trova lo scalo di proprietà del Comune dell’Aquila) che si è aggiudicata la gara d’appalto per la gestione. Al passaggio di consegne erano presenti il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Carla Mannetti.

“Quando a settembre ci fu il primo incontro tra vecchia e nuova gestione dell’aeroporto, alla presenza dell’amministrazione comunale – hanno spiegato Biondi e Mannetti – stabilimmo nero su bianco che il termine della procedura di affiancamento e di inserimento della nuova società doveva essere fissato inderogabilmente entro il 20 ottobre. Data rispettata. Da oggi, pertanto, dopo qualche anno di stop delle attività, comincia subito una nuova vita per l’aeroporto dei Parchi”. “Il nostro obiettivo – hanno proseguito Biondi e Mannetti – è far ritornare la struttura come un punto di riferimento complessivo della zona e dell’Aquilano in generale, come era un tempo. Soprattutto, ora, con la nuova gestione, lo scalo potrà assumere quelle caratteristiche che l’attuale amministrazione ha sempre voluto che avesse, e cioè centro di protezione civile, scuola di volo, struttura di riferimento da un punto di vista turistico e sportivo. Restano da affrontare gli ultimi dettagli degli accordi con il nuovo gestore e le riserve che dovranno essere segnalate alla società uscente”.

L’assessore Mannetti, infine, ha voluto sottolineare che “la Sunrise Aviation è guidata da un’imprenditrice molto preparata, Martina Silveri, ed è estremamente significativo e piacevole registrare che il ruolo imprenditoriale delle donne si espanda sempre di più, fino a coinvolgere settori per troppo tempo a esse preclusi”.

 

Barbara Orsini: