La Ugl esprime solidarietà agli operatori sanitari vittime di aggressioni e violenze nei reparti dell’ospedale di Pescara e delle strutture sanitarie presenti sul territorio
Il sindacato ricorda che fatti del genere sono diventati purtroppo sempre più frequenti in Abruzzo, come nel resto d’Italia, e che non devono più accadere. Gianna De Amicis, componente del Direttivo Confederale e consigliere nazionale della Ugl e Fabio Urbini, Coordinatore regionale Ugl Sicurezza Civile evidenziano:
“Le strutture sanitarie non possono diventare luoghi dove la violenza dilaga e imperversa. Non è accettabile che medici, infermieri, oss e tutto il personale siano costretti a lavorare in un clima di terrore continuo. Un plauso all’operato delle forze dell’ordine e della magistratura per aver assicurato tempestivamente alla giustizia i responsabili del grave atto di violenza avvenuto all’interno dell’ospedale di Pescara.
L’UGL Sicurezza Civile e la UGL Salute, da mesi cercano inutilmente un punto di incontro con la Asl di Pescara anche attivando stati di agitazione che sono svaniti nel nulla nonostante le riunioni in Prefettura.
Nello specifico a Pescara la Asl, con il cambio dell’appalto, ha ridotto la commessa riducendo le postazioni ed eliminando le guardie giurate.
Durante il giorno in tutto il nosocomio sono presenti solo due gpg una in sala monitor e l’altra al pronto soccorso. Queste due figure devono sopperire alle problematiche quotidiane, effettuare interventi etc. lasciando di fatto scoperte le postazioni considerate vitali.
Il posto di polizia, grazie alla legge Madia che ha ridotto gli organici, molto spesso, dal tardo pomeriggio alla mattina seguente è chiuso. Identico copione, chiusura del posto fisso di polizia, dal sabato pomeriggio fino al lunedì mattina.
Tale situazione costringe, l’unica guardia giurata presente in pronto soccorso, a situazioni e interventi sempre più spesso complicati e difficili. Tutto questo nonostante la Asl avesse promesso al questore e tramite comunicato di ampliare la presenza in pronto soccorso e durante il giorno in ospedale ad oggi, uno dei pochi con la minor presenza di vigilanza, proprio in un momento in cui in tutta Italia si susseguono aggressioni e fatti di cronaca violenti.
La Asl di Pescara ha invece ampliato il settore portierato, sempre più presente all’interno dell’ospedale, pensando di risparmiare sui costi della sanità. Si ricorda che la riduzione del personale specializzato come le Guardie Giurate vanno a danneggiare il comparto vigilanza che attualmente nelle strutture sanitarie, come importanza, viene immediatamente dopo il personale sanitario. A gran voce continuiamo a chiedere un incontro con i Prefetti di Chieti e Pescara per verificare la carenza di sicurezza presente nei nosocomi”.
GUARDA IL SERVIZIO DEL TG8: