Agricoltura: lavoro nero, chiesti più controlli nel Fucino

“Abbiamo chiesto un incontro con i vertici dell’Ispettorato del lavoro per vigilare sul fenomeno crescente del lavoro in nero, in particolare nel Fucino”. Lo ha detto il direttore di Confagricoltura L’Aquila, Stefano Fabrizi a proposito del fenomeno che spinge alcuni lavoratori ad accettare incarichi in nero fuori contratto

“Spesso – contestualizza Fabrizi – l’interesse di molti braccianti, specie se stranieri, è quello di mettere da parte quanto più denaro possibile da mandare alle famiglie e alle comunità d’origine. Questo è pienamente comprensibile – aggiunge – tuttavia, qualcuno si ritrova ad accettare incarichi extra pur avendo firmato un regolare contratto di 39 ore settimanale che rappresenta, o dovrebbe rappresentare, la soglia di lavoro
massima”.

Si tratta, di fatto, di lavori molto duri specie se parliamo della raccolta di ortaggi che avviene prevalentemente nelle ore notturne, o al massimo alle prime luci dell’alba, in modo da dare il tempo ai trasportatori di far arrivare i prodotti freschi sul mercato.

“ll problema si pone – sottolinea Fabrizi – quando chi lavora di notte con regolare contratto va a prendersi lavoretti da altre aziende nelle ore pomeridiane, oppure viceversa”.