“Un gesto di stima e di ringraziamento per l’aiuto che l’Albania ha fornito all’Italia nel durissimo periodo del Covid. Un segnale che attesta e consolida la vicinanza e l’amicizia tra Albania e Italia”
Così il primo ministro d’Albania Edi Rama al suo arrivo all’aeroporto di Pescara, prima di recarsi a Chieti per ricevere la Minerva dell’Università “Gabriele d’Annunzio” nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico”.
“Posso dire che quando ho ricevuto questo invito pensavo fosse solo per assistere alla cerimonia dell’anno accademico e invece quando ho saputo di essere stato scelto dall’Università per ricevere onorificenza mi sono sentito anche un po’ in imbarazzo. Sono l’unico esponente del Governo a non avere un titolo accademico e ricevere la Minerva per me rappresenta un grande onore”. “Ricevo qualcosa che appartiene al popolo albanese anche perché noi verso l’Italia abbiamo una grande riconoscenza”. Parlando poi dei temi internazionali il premier ha aggiunto ancora: “In questo momento bisogna lavorare per la pace. È uno sforzo enorme che stanno facendo sia quelli che mandano armi in Ucraina sia quelli che sono contro l’invio delle armi”. Così il primo ministro albanese parlando della guerra in Ucraina. “Tutti vogliono la pace, ma non è facile perché parliamo di una situazione particolare con un’aggressione militare in Europa per mettere in discussione in modo brutale la sovranità e l’integrità territoriale di un Paese europeo. Sicuramente sarebbe ideale avere la pace senza le armi, ma sinceramente non vedo come. Porgere l’altra guancia è una buona idea, ma non quando si tratta di una invasione”.