Alpinisti dispersi: oggi tentativo di avvicinamento solo a piedi. Domani previsto un sorvolo

Dopo la discesa a valle dei soccorritori, il Centro Turistico del Gran Sasso comunica che funivia e impianti di risalita resteranno chiusi da oggi ai prossimi giorni. I soccorritori hanno tentato in mattinata di guadagnare un pò di strada rigorosamente a piedi

AGGIORNAMENTO ORE 16:30- I soccorritori hanno tentato in mattinata di percorrere un primo tratto di cammino essendo ancora impraticabile muoversi via terra. Le condizioni meteo e la tanta neve accumulata nelle scorse 48 ore non rende percorribile nessun percorso di avvicinamento dei soccorritori. Una squadra continua a valutare persino un ultimo estremo sorvolo della zona dove si ipotizza possano essere rimasti intrappolati i due emiliani dispersi. Nella giornata odierna, a causa del forte vento ancora presente in quota, non è stato possibile effettuare un sorvolo aereo dell’area dove dovrebbero trovarsi i due dispersi. Una squadra di soccorritori della Guardia di Finanza ha tentato un avvicinamento via terra, con gli sci, ma una prima perlustrazione dell’area non ha fornito alcun esito. Nella giornata di domani si tenterà un primo sorvolo dell’area, anche con l’ausilio di un dispositivo Sonar Recco già utilizzato nel febbraio 2021 sul Monte Velino per la ricerca di un gruppo di escursionisti dispersi.

 

“Non possiamo mettere a repentaglio la vita di decine di soccorritori. Chi fa soccorso sa che bisogna lavorare con sicurezza”. Lo afferma Daniele Perilli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico, a proposito delle ricerche dei due alpinisti dispersi sul Gran Sasso, Cristian Guadi e Luca Perazzini, scomparsi dalla scorsa domenica dopo essere scivolati mentre scendevano dalla Direttissima al Corno Grande. “Stiamo valutando cosa fare. Dobbiamo avere una finestra di bel tempo. Faremo tutto il possibile”, aggiunge Perilli. Le ricerche sono riprese questa mattina ma la situazione, come conferma Perilli, non è ancora del tutto agevole.

“Auguri speciali al nostro professore Alessandro Marucci che, oltre a essere un prezioso docente, è anche il capostazione della Stazione dell’Aquila del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo”. Il messaggio è comparso ieri, nel giorno di Natale, sui canali social dell’Università degli studi dell’Aquila. Bloccato fino a ieri mattina con altri 10 soccorritori che hanno partecipato al delicato intervento di soccorso ai due alpinisti dispersi sul Gran Sasso. Marucci, docente ad Ingegneria, ha trascorso la Vigilia di Natale lontano dalla sua famiglia, all’interno dell’Ostello di Campo Imperatore.
Fino a ieri mattina, di fatto, il forte maltempo ha reso impossibile azionare la funivia.
“Il nostro pensiero – scrivono ancora da Univaq – va anche ai due alpinisti dispersi. In questo momento di grande difficoltà, ci stringiamo idealmente a loro e alle famiglie, condividendo la loro angoscia e augurando con tutto il cuore un esito positivo”.

Ancora problemi sul Gran Sasso e operazioni di soccorso ferme per i due escursionisti romagnoli ormai bloccati da giorni in un canalone a oltre 2000 metri di quota e per i quali non si nutrono, purtroppo, speranze di trovarli in vita. Il Centro Turistico del Gran Sasso comunica che nella giornata di oggi funivia e impianti di risalita a Campo Imperatore resteranno chiusi per consentire le operazioni di ripristino della stazione, dopo le nevicate e le forti raffiche di vento che, negli ultimi tre giorni, hanno raggiunto i 140 Km/h. La riapertura è prevista nei prossimi giorni. In un momento di tregua del vento, con il temporaneo ritorno al funzionamento della funivia, gli undici soccorritori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, e i lavoratori dell’Ostello Campo Imperatore sono riusciti a tornare a valle. Le ricerche di Luca Perazzini di 42 anni e di Cristian Gualdi di 48, restano sospese e rprenderanno, appena le  condizioni meteo lo consentiranno. Sono ormai 6 giorni che i due escursionisti di Sant’Arcangelo di Romagna sono bloccati in un canalone a oltre 2000 metri sul Corno Grande, a questo punto, con le temperature glaciali di questi giorni, appare assai improbabile di poterli salvare. Ma, appena possibile, le ricerche riprenderanno. Intanto ieri è stato in visita alla base della funivia il senatore aquilano di Fratelli d’Italia Guido Liris, il quale, nell’esprimere la massima vicinanza ai famigliari dei due dispersi, ha sottolineato come personale del Ctgs e uomini del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino Speleologico, stiano facendo di tutto per recuperare i due escursionisti e appena la perturbazione che, in questi giorni, sta imperversando su tutta la nostra regione, lo consentirà, si riprenderanno le ricerche.

Intanto si apprende che nuove squadre di soccorso sono giunte in Fonte Cerreto per coordinare la ripresa delle attività di ricerca dei due alpinisti dispersi da domenica pomeriggio. A causa del rischio marcato di valanghe (3 su 5) sono escluse attività via terra. E’ previsto, tuttavia, un miglioramento delle condizioni meteo dall’ora di pranzo. Se le previsioni dovessero essere confermate non è escluso un sorvolo in elicottero dell’area in cui si dovrebbero trovare i due dispersi.

Prossimo aggiornamento alle ore 16.00

Alpinisti dispersi sul Gran Sasso: i soccorritori sono riusciti scendere a valle. Ricerche sospese  

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Luca Pompei: