La linea ferroviaria ad alta velocità Roma – Pescara non passerà per il capoluogo di Regione. Per il presidente Marsilio ci sono “forti resistenze dall’Europa a riconoscere ulteriori nuovi corridoi”. La Regione promette di insistere ma…
Il ministro delle infrastrutture ha fatto intendere che le resistenze ci sono e non sono poche. Le parole di Marsilio hanno, insomma, riacceso le polemiche e le reazioni sull’esclusione delle zone interne dal piano di collegamenti infrastrutturali presentato nei giorni scorsi dalla Regione. Il presidente della Regione ha spiegato che “l’Europa è disponibile a rivedere e ad ampliare la rete dei corridoi delle reti europee di mobilità se lo Stato dimostrerà di crederci. Il governo sta già dimostrando – ha detto il governatore – di voler investire sull’asse Adriatico tanto che prende corpo la possibilità che l’Europa accolga la richiesta del Governo italiano di realizzare il prolungamento del corridoio Adriatico fino alla Puglia, inserendo l’Abruzzo in questo progetto”.
Ma l’esclusione de L’Aquila accende le polemiche. Reazioni da parte del Pd ma anche dal tavolo di confronto “L’Aquila collegamenti ferroviari veloci” dal quale si è ribadito come vi sia un disegno che conferisce alla città un ruolo marginale. La proposta del collegamento ferroviario veloce Roma – Pescara passando per L’Aquila conta anche su di una petizione con più di mille firme già raccolte. Per questo l’ incontro con il ministro per il sud Mara Carfagna.
La portavoce del ‘tavolo’, Roberta Gargano, ribadisce che non si fermeranno e continueranno ad insistere affinché venga realizzato almeno un primo studio di fattibilità: “E’ impensabile che L’Aquila sia tirata fuori”.