Si definiscono “presi in giro” dall’amministrazione comunale e non sono affatto convinti che il piano di abbattimento annunciato sia davvero necessario: gli ambientalisti contro i tagli degli alberi disposti dal Comune di Pescara.
Su quella che chiamano la strage degli alberi oggi le associazioni H2O, Wwf, Italia Nostra, Conalpa, Miladonnambiente, Fai e Legambiente hanno convocato una conferenza stampa en plein air, in via Vespucci. Nell’incontro sono stati forniti tutti i particolari confutabili – date e luoghi e metodo – individuati dalle associazioni ambientaliste. Le critiche riguardano la tempistica, definita dal Comune di somma urgenza, ma che in realtà vede la pratica aperta da un anno, le tipologie e i criteri di valutazione dello stato degli alberi, limitati ad un esame puramente visivo. Troppo poco per abbattere 139 pini d’Aleppo, simbolo verde della città e di tutta la costa adriatica. Le associazioni sono decise a portare avanti la loro battaglia, intanto si comincia con la richiesta di accesso agli atti, alla quale seguiranno ulteriori considerazioni in merito alla presentazione di un eventuale ricorso al Tar.
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