Ambiente, a Pescara un sit-in contro gasdotti e grandi opere inutili

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La città di Pescara è uno dei maggiori centri in Italia più a rischio per l’innalzamento del mare a causa del surriscaldamento del pianeta.

Nell’ambito della “9a Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e per la Difesa del Pianeta” le associazioni ambientaliste hanno organizzato un  sit-in con volantinaggio per informare la cittadinanza.

Anche a Pescara si è tenuta la mobilitazione per il clima e contro le grandi opere inutili. Augusto De Santis del Forum Acqua Abruzzo, ha ricordato che in questi giorni è in corso a Katowice il vertice della COP24 per cercare di porre rimedio ai cambiamenti climatici, in quello che si profila come un disastro planetario per l’ambiente e la vita stessa dell’umanità. Gli ambientalisti abruzzesi si sono ritrovati stamani in Piazza Michele Muzii  per un sit-in con volantinaggio per il clima e contro le grandi opere fossili, da gasdotti alle trivelle, che vogliono realizzare anche in Abruzzo:
-Gasdotto Larino-Chieti;
-Gasdotto Sulmona-Foligno;
-nuovo stoccaggio di gas di S. Martino sulla Marrucina;

-ampliamento dello stoccaggio Fiume Treste;

-air-gun in Adriatico per la prospezione petrolifera;

-progetti di estrazione di gas in Adriatico.

Un momento della manifestazione

A queste, è stato detto ancora, si aggiungono progetti come la grande cava di Popoli proprio sopra l’area di ricarica delle più grandi sorgenti del centro Italia, quelle del Pescara. Sempre oggi, sabato 8 Dicembre, presso lo Spazio Matta in via Gran Sasso 26, previsto l’incontro pubblico “Abruzzo-Italia: le lotte ambientali e i grandi poteri”  per fare il punto sulle vertenze abruzzesi e poi si darà la parola al giornalista Fabio Amendolara che presenterà il suo libro “VelEni” sull’impatto dei grandi poteri sulla politica energetica italiana. Tante le proposte dei movimenti italiani per indirizzare i miliardi di investimenti oggi drenati dalle grandi opere verso il risanamento del territorio, dalle discariche ai siti inquinati, dalla depurazione che non funziona alla soluzione per le perdite della rete idrica potabile. Sul clima bisogna cambiare radicalmente puntando su risparmio, efficienza con le tecnologie che oggi esistono ed energia prodotta da fonti rinnovabili in maniera diffusa. Ricordiamo che Pescara è stata individuata tra le aree a maggior rischio per le conseguenze dei cambiamenti climatici con l’innalzamento del livello medio marino.

IL SERVIZIO DEL TG8:

 

Fabio Lussoso: