In diminuzione la presenza del Fratino sulla costa Abruzzese. I dati 2017 peggiori rispetto al 2016: serve un maggiore impegno da parte di tutti. Segnali preoccupanti anche dai primi risultati della stagione in corso.
Cresce la sensibilità dei cittadini e dei balneatori ma continuano purtroppo anche gli interventi sbagliati sulle spiagge “Come abruzzesi ci stiamo assumendo una grande responsabilità: rischiamo di far scomparire il Fratino dalle nostre spiagge!”. È questo l’allarme lanciato da Luciano Di Tizio, delegato WWF per l’Abruzzo. “Nonostante gli sforzi che stiamo mettendo in campo con il Progetto Salvafratino, portato avanti dall’Area Marina Protetta Torre di Cerrano e dal WWF Abruzzo, dopo i buoni risultati della stagione 2016, abbiamo registrato dati molto preoccupanti nel 2017 e ci arrivano segnali non confortanti da questa prima parte della stagione 2018”, continua Di Tizio.
“Il Fratino è uno dei simboli della biodiversità costiera e farlo scomparire dalle nostre coste sarebbe gravissimo. Purtroppo l’azione dei soli volontari non è sufficiente a salvare questa specie che peraltro è in regressione in tutta Italia. Le cause sono svariate, alcune anche naturali come la predazione da parte di altri animali selvatici, ma nella stragrande maggioranza dei casi la colpa è dell’uomo che sottrae sempre più spazio al Fratino e gli arreca disturbo proprio nel periodo della riproduzione, della cova delle uova e dell’involo dei piccoli. Sono di pochi giorni fa gli ultimi due episodi. A Vasto una pulizia effettuata da privati con mezzi meccanici fino alla fascia dunale ha “arato” un ampio tratto di spiaggia. A Pescara si è intervenuti con le ruspe in quella che dovrebbe essere la Spiaggia dedicata al Fratino per prelevare sabbia da utilizzare per il ripascimento. Due operazioni condotte male e in periodo sbagliato che sicuramente non aiutano la presenza del Fratino che nidifica sulle spiagge proprio in questi mesi”.
I dati del 2017. Anche nel 2017 il Progetto Salvafratino ha visto la collaborazione tra il WWF Abruzzo e l’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” in coordinamento con una serie di gruppi di volontari o semplici appassionati. Sono stati monitorati 14 siti: Biotopo Costiero di Martinsicuro, Villa Rosa di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi, Pescara, Ortona, Riserva “Punta Aderci”, Riserva “Marina di Vasto” con il Biotopo Costiero di San Salvo Marina, San Salvo Marina e Vasto Marina.