Il viadotto Sente, che collega Molise e Abruzzo, non riaprirà. Impietosa la relazione dei tecnici Anas: senza un intervento sulla struttura mancano i requisiti di sicurezza
La notizia è stata resa nota in una conferenza stampa nella sede della Provincia di Isernia. L’opera fu realizzata negli anni ’70 e, in seguito a verifiche post sisma nel 2018, mostrò criticità per la rotazione del pilone più alto e per questo da quattro anni è interdetto al transito. Il finanziamento complessivo, per i lavori, è di 40 milioni di euro che dovrà essere sostenuto dalla Provincia, poiché il viadotto rientra nella viabilità di competenza dell’ente.
“I problemi maggiori – ha spiegato il presidente della Provincia, Alfredo Ricci – riguardano il tratto con maggiore altezza, circa 180 metri, che non consente alcun tipo di transito parziale, per esempio con monitoraggi continui, o un intervento tampone”. Ma il problema di quel tratto – si evince dalla relazione dell’Anas – non è solo il pilone perché anche fenomeni atmosferici eccezionali potrebbero portare a un crollo senza possibilità di previsione.
Ricci ha ricordato che la Provincia aveva ceduto all’Anas un finanziamento di 2 milioni di euro, che ha consentito gli studi geologici, le analisi, la progettazione e che ha attivato tutte le procedure affinché quell’arteria stradale passi di competenza all’Anas “perché così è più facile – ha precisato – reperire i finanziamenti. Tutti i passaggi, anche da parte della Regione, sono stati fatti e ora la questione è nelle mani del Governo”.