Mani alzate al cielo, verso quel cielo in cui svettano decine di gru della ricostruzione.
Mani che stringono un bicchiere di vino per brindare alla salute della città in questa vigile del Natale 2015, il settimo da quando la scossa del 6 aprile 2009 ha sconvolto L’Aquila distruggendo il suo centro storico e tanti paesi del comprensorio.
La voglia di normalità passa anche attraverso la tenacia a non perdere quelle che sono abitudini, anzi diremmo tradizioni, vecchie decenni, come l’aperitivo della Vigilia in centro storico. Che per gli aquilani equivale a dire: jemo ajiu boss.
Il Boss, storica cantina da oltre un secolo di vita dove tutti, dagli studenti agli avvocati, dai medici agli operai fino a mamme con bambini in braccio che sfidano la calca e il freddo per un brindisi con gli amici, si danno un appuntamento. Non c’è Natale senza prima l’aperitivo della vigilia nella cantina di via Castello, prima in assoluto a riaprire in centro storico dopo la scossa distruttiva: il 24 dicembre del 2009 si contarono, a piazza Regina Margherita, migliaia di persone.
Ma non solo il Boss. Dalle 10 di questa mattina e per una vigila no stop fino alle 20 tutti i locali del centro storico hanno aperto per un aperitivo in compagnia.