L’azienda premiata con un riconoscimento dal sapore internazionale è quella di Luca Finocchio: con sede a Tornareccio, è una realtà apprezzata anche all’estero e leader nel settore del miele da ormai 50 anni
Ennesimo, prestigioso riconoscimento per ‘Apicoltura Luca Finocchio’ inserita tra le 100 Eccellenze Italiane 2022 da Forbes, la rivista statunitense leader nelle classifiche dei più importanti settori economici e produttivi mondiali. Il supplemento con le aziende che meglio di altre rappresentano il Made in Italy a tavola è in edicola con il numero di febbraio.
Tra i punti forti dell’azienda di Tornareccio, si legge nell’inserto, il fatto che “tutti oggi rivendicano la qualità: Apicoltura Luca Finocchio la fa da sempre. Nel vasetto ci sono solo il frutto del lavoro delle api e dell’uomo, niente di più. Tutto rigorosamente fatto in Italia, da Luca Finocchio e dalle sue amate api. Una qualità riconosciuta da una clientela ampia e affezionata. Certificata da due importanti standard internazionali come Brc e Ifs e dai numerosi premi ricevuti nelle più prestigiose e impegnative competizioni nazionali e internazionali: oscar del cibo a New York, medaglie platino, oro e argento a Singapore, Londra e Bruxelles”.
E così un prezioso angolo d’Abruzzo, Apicoltura Luca Finocchio, fa bella mostra del suo prezioso nettare accanto a marchi storici come Amedei, Villa Franciacorta, Rinascente, in un itinerario del gusto che da Nord a Sud, rappresenta l’Italia che piace al mondo intero.
“In questo volume – scrive nel suo editoriale Alessandro Rossi, direttore responsabile di Forbes Italia – presentiamo 100 eccellenze italiane: tutte con i loro protagonisti e le loro storie, simili e diverse, ma tutte con le radici solide nel passato e uno sguardo attento al futuro. Può sembrare banale ma è il segreto, semplice, del successo del Made in Italy. E quello che chiedono dei consumatori sempre più attenti. A tutto”.
Commosso e felice Luca Finocchio: “Quando cinquant’anni ho mosso i primi passi in questo settore accanto a mio padre, mai avrei immaginato di arrivare su una rivista internazionale del calibro di Forbes. Evidentemente lavoro e passione pagano sempre”.