Rinviato a giudizio il direttore generale della Asl di Pescara, Vincenzo Ciamponi, che era finito nel registro degli indagati nell’inchiesta su un appalto milionario pilotato per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere
Una vicenda cui è legato il suicidio, avvenuto nel carcere di Vasto l’8 aprile 2021, di Sabatino Trotta, dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl, arrestato quel giorno stesso con l’accusa di corruzione. Il provvedimento di rinvio è stato firmato dal Gup De Renzis. L’iscrizione di Ciamponi sul registro degli indagati all’epoca fu un atto quasi dovuto per permettere agli inquirenti di esaminare il materiale acquisito dalla Procura che lo riguardava direttamente. Ciamponi spiegò allora – di aver firmato il contratto incriminato solo al termine dell’istruttoria fatta da tutti gli uffici della Asl. Il rinvio a giudizio per corruzione nell’esercizio della funzione era stato chiesto dai sostituti procuratori di Pescara Anna Benigni e Luca Sciarretta Nell’Inchiesta due imputati hanno patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa.