Sono cinque le persone rinviate a giudizio dal gup di Avezzano, Daria Lombardi, per l’inchiesta sugli appalti del Comune di Capistrello. Condanna per un imprenditore
Si tratta del sindaco Francesco Ciciotti (nella foto), dell’ex consigliere comunale Corrado Di Giacomo, della giornalista Annalisa De Meis, dell’architetto Francesca Stati e del tecnico Mattia Coviello; l’imprenditore Concezio Fantozzi invece è stato condannato con il rito abbreviato a otto mesi di reclusione. Per tutti le accuse vanno, a vario titolo, dalla concussione alle minacce, dalla turbata libertà degli incanti alla corruzione. Il processo si terrà il prossimo 8 aprile.
I fatti risalgono al novembre del 2018, quando Ciciotti (ora al secondo mandato) finisce agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Avezzano portata avanti dai carabinieri del nucleo investigativo dell’Aquila. L’operazione, denominata ‘Caput Castrorum’, riguarda presunte “gravi irregolarità” nell’affidamento di incarichi e servizi pubblici, in quanto, secondo l’accusa “venivano sistematicamente violate le norme di trasparenza e imparzialità per soddisfare interessi privati, con il risultato di realizzare un vero e proprio mercimonio della funzione pubblica”. Inizialmente gli indagati erano 17. A ottobre 2019 arriva l’archiviazione per 12 persone coinvolte con la restituzione degli atti al pm; dal maggio del 2020 e fino ad oggi, a causa della pandemia da Covid, le udienze sono state più volte fissate e poi rinviate.