Il Comune di Pineto ha depositato il ricorso al Tar per le irregolarità che si sono verificate nell’elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”.
Il Comune spiega i fatti e le contestazioni.
“Lo scorso 17 novembre, infatti, dopo aver regolarmente verbalizzato che gli eleggibili alla carica di Presidente del Cda dell’AMP dovevano essere individuati tra quelli designati dal Comune di Pineto, (ovvero tra Fabiano Aretusi e Giuseppe Gentile) il neo Cda, nel corso del primo consiglio di amministrazione ha votato Pietro Palozzo, designato dalla Regione Abruzzo che ha il solo 15% delle quote e che non aveva titolo per farlo. La nomina del Presidente è regolamentata dall’articolo 19 dello Statuto, oltre che dall’articolo 31 del TUEL e dall’articolo 11 della Convenzione (che rimandano allo Statuto il compito di disciplinare il funzionamento del Consorzio). L’atto costitutivo dell’AMP ha contemplato, infatti, uno Statuto votato e voluto da tutti gli enti con il quale si stabilisce che la presidenza del Cda sia in capo ai due comuni su cui ricade l’Area Marina, ovvero Pineto e Silvi in alternanza. Essendo stato il Presidente uscente designato dal Comune di Silvi, stavolta questo incarico doveva essere affidato a una figura tra quelle designate da Pineto. Lo Statuto e la Convenzione costituiscono parte integrante dell’atto costitutivo del Consorzio e tali documenti sono stati approvati dai due Consigli comunali, dalla Provincia di Teramo e dalla Regione Abruzzo, i quattro enti consorziati. La nomina di Palozzo risponde quindi solo a ambizioni personali e interessi politici e corrisponde a una grave violazione delle norme costitutive. Anche il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha chiesto chiarimenti – attraverso una lettera indirizzata al Consorzio di Gestione dell’AMP Torre del Cerrano – circa l’elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano richiamando alla puntuale osservanza dello statuto del Consorzio stesso e della normativa vigente in materia.
“Abbiamo provveduto a depositare il ricorso al Tar, – dichiara il Presidente dell’Assemblea dell’AMP, nonché Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio – perché riteniamo che questa violazione dello Statuto stia mettendo a rischio la stabilità dell’Area Marina per il mero raggiungimento di una carica e di una poltrona. La nota del Ministero non fa che confermare l’obbligo di rispettare lo Statuto e dimostra l’irresponsabilità dell’iniziativa di Palozzo che, per perseguire un interesse personale, ha violato lo Statuto approvato dagli Enti consorziati e sta mettendo a rischio la gestione dell’area marina concessa al Consorzio dal Ministero. Noi confidiamo nel Tar, quanto accaduto è una azione gravissima e senza precedenti nella storia dell’Area Marina. La politica, non ha mai avuto cosi tanta ingerenza e fatto tante pressioni all’interno del consiglio di amministrazione, soprattutto all’insediamento di un Cda che dovrebbe partire con i migliori presupposti, pensando alle progettualità, all’ambiente, alla tutela del territorio, allo sviluppo del turismo sostenibile. Inoltre, essendo fermamente convinto che la nomina di un Presidente del Cda in spregio alle vigenti disposizioni dello Statuto Consortile sia lesiva, oltre che degli interessi del comune di Pineto, anche di quelli delle altre amministrazioni socie del Consorzio, ho invitato formalmente i legali rappresentanti degli enti, ognuno per quanto di propria competenza, ad agire per il ripristino della legalità, valutando ogni possibile azione che ponga fine a questa spiacevole e oltremodo incredibile vicenda. Quanti hanno agito in maniera scorretta dovranno rispondere delle proprie azioni in tutte le opportune sedi”.