In alcune giornate in Abruzzo i sistemi dell’Arta hanno registrato valori sopra la norma. Il presidente rassicura, segno che comunque i sistemi funzionano
Due giorni con dei valori alti per quel che riguarda le polveri sottili in Abruzzo.
Dati rilevati dalle centraline dell’Arta che hanno registrato superamenti del valore limite di 50 microgrammi per metro cubo con il picco di 119 registrato alla stazione di Porta Reale di Teramo il giorno 24 febbraio.
Valori possibili a causa, probabilmente, di fenomeni di trasporto naturale di polveri su lunghe distanze in Italia, coerente con valori registrati anche in altre regioni.
Alcuni giorni prima la rete aveva registrato invece valori normali, poi innalzati ovunque il 23 febbraio scorso, con lievi superamenti all’Aquila, nei pressi dell’ex motel Amiternum, a Teramo nella stazione di Porta Reale, per raggiungere il giorno dopo i picchi.
Valori rientrati il giorno successivo con numeri tornati alla normalità nel capoluogo e a Castel di Sangro.
Episodi della genere secondo l’Agenzia regionale possono essere frequenti.
I superamenti dovuti a fenomeni di origine naturale non sono considerati di inquinamento atmosferico o chimico industriale ma l’Arta ovviamente continua a monitorare e significa anche che i loro sistemi funzionano.
Ci sono infatti, come conferma a Rete 8 il presidente Maurizio Dionisio, altre analisi che i tecnici stanno portando avanti.