Resteranno esposte fino al 28 ottobre, nello Spazio Officina di via dei Marrucini, a Pescara, le Stratigrafie Immaginarie dell’architetto e pittore Alessandro Sonsini
Si tratta di sei acquerelli che rimandano ad un’idea di città, un paesaggio urbano contemporaneo in parte reale, in parte in divenire, con una serie di striature come flussi di energia pura. Il riferimento non può che essere alla Nuova Pescara, il grande progetto di fusione tra i Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, e per il quale Sonsini, in qualità di architetto, ha redatto un dettagliato studio commissionato dall’associazione “Nuova Pescara”. Ciò che traspare è anche il concetto del cambiamento, tipico delle città moderne, soggette a trasformazioni imposte da una serie di fattori come quello della migrazione, dello smart working o della transizione ecologica:
“Cambiamenti che non devono farci paura – sottolinea il pittore e architetto pescarese Alessandro Sonsini – ma che anzi dobbiamo imparare a governare, un po’ come sta accadendo per la Nuova Pescara, la sfida è quella di proiettarci verso un’idea di grande città di sviluppo e opportunità e non una semplice sommatoria di tre territori.”
La mostra è arricchita da alcune opere del grande maestro di arte contemporanea, lo scultore ultranovantenne Angelo Colangelo, che di Sonsini fu, negli anni ’60, insegnante e ispiratore. Un binomio, per questa mostra, proposto dallo stesso Sonsini e ben accolto dal gallerista Lucio Rosato:
“Lucio Rosato è stato bravo ad individuare una forma unica per questa mostra – spiega ancora Sonsini – cogliendo questo indissolubile legame tra Colangelo e me, come una sorta di continuità artistica.”