Un giacimento di 14 mila ettari di energia nel cuore dell’Abruzzo. La “nuova frontiera” è realizzabile in Abruzzo e non solo come al nord per il riscaldamento dei piccoli paesi delle aree interne
Un’opportunità che potrebbe arrivare con le biomasse cioè usando per il riscaldamento alberi e foglie vista la massiccia presenza di boschi in Abruzzo.
Un progetto fatto sull’Abruzzo da molte amministrazioni separate dell’Aquila e Teramo, ma ripetibile ed esportabile nelle vicine regioni come Marche e Umbria, quelle del cratere del sisma del centro Italia, per affinità geografiche, paesaggistiche e di risorse .
A proporlo è l’associazione Itabia, Italian Biomasse Association, che promuove come finalità la ricerca e lo sviluppo nel settore della bioeconomia e bioenergia.
Un progetto che intende incentivare in chiave sostenibile la gestione attiva dei boschi ricadenti in proprietà collettiva.
Il progetto, che si chiama Gesta, segna già risvolti positivi e primi risultati perché l’adesione all’associazione da parte di Comuni, Amministrazioni separate e privati è già molto buona e si basa anche sul recupero di aree abbandonate da rivitalizzare.
Sull’Aquila ci sono state già molte adesioni. Antonello Liberatore, ,agronomo tecnico del territorio spiega che “le aree interne abruzzesi sono caratterizzate da una immensa estensione forestale con una massa di legname che viene spesso trascurata e abbandonata. Per questo motivo si sta pensando di generare una filiera legno – energia a livello locale che possa dare valore alla biomassa per produrre calori nelle piccole comunità delle aree interne con impianti di piccole dimensioni. Una filiera dal costo conveniente che ha il vantaggio di favorire il mantenimento delle popolazioni locali con manodopera del posto”.
Matteo Monni, vice presidente di Itabia, associazione senza scopo di lucro: “Rimettere al centro il tema delle potenzialità delle biomasse anche perché oggi si parla di progetti di portata internazionale. Ormai l’argomento della forestazione è centrale”.
Per l’associazione non basta piantare alberi ma i boschi vanno gestiti correttamente e per questo servono strategie e progetti sostenibili. In questo senso l’associazione si mette a disposizione di comuni e privati per avviare progetti in tal senso.