Il trasferimento di una dipendente dal presidio ospedaliero di Guardiagrele a Chieti riconosciuto come condotta antisindacale dal giudice del lavoro.
Secondo il giudice del lavoro di Chieti, Ilaria Prozzo, la condotta posta in essere dalla Asl di Chieti-Lanciano-Vasto è antisindacale. Il riferimento è all’adozione del provvedimento con il quale la Asl ha trasferito dal presidio di Guardiagrele all’ospedale di Chieti una dipendente che rivestiva la carica di dirigente sindacale, sia a livello locale che provinciale. Il ricorso, elaborato sulla base dello Statuto dei lavoratori, era stato presentato dalla Uil Fpl di Chieti tramite degli avvocati Tommaso e Leonardo Cieri.
“Si è dovuto nuovamente ricorrere al giudice del lavoro – scrive il tesoriere delegato Uil Fpl Camillo Di Felice – affinché venissero rispettate le normative di legge e contrattuali che consentono alle organizzazioni sindacali di esercitare tutte le attività necessarie e opportune a difesa e tutela dei lavoratori. La Asl, alla quale tale anomalia era stata segnalata, senza neppure riscontrare la legittimità della nostra richiesta ha ritenuto di andare dritta per la sua strada anche in dispregio delle normative vigenti, cercando di difendere un provvedimento successivamente bocciato e annullato dal giudice del lavoro. E’ auspicabile una maggiore collaborazione tra rappresentanti dei lavoratori e la Asl, con lo scopo di evitare tanti contenziosi nell’interesse dei dipendenti e della stessa azienda. Non ultimo, gli aggravi di spese per tali contenziosi ricadono a pioggia sui cittadini, nel mentre i contratti di lavoro sono fermi da tanto tempo poiché le risorse scarseggiano sempre”.