Atessa: la replica della Lega alla denuncia di D’Alfonso sulla vicenda del PRG

“Le decisioni amministrativo-giuridiche che vengono prese dagli uffici della Regione Abruzzo non dipendono da pressioni politiche come, in maniera al limite della diffamazione, ha dichiarato il Senatore D’Alfonso nella sua conferenza stampa sulla vicenda del PRG del comune di Atessa”. Inizia così la nota di replica della Lega all’oggetto della conferenza stampa denuncia del senatore D’Alfonso

“I dirigenti degli uffici regionali prendono decisioni in piena autonomia ed in linea con le disposizioni di legge, dunque le infondate invettive che il Senatore rivolge loro, cioè che siano stati vittima di “confusione amorosa, alcolica, conoscitiva, danarosa, emozionale, frutto di pressione estorsiva da parte degli organi politici”, sminuisce ed offende gravemente la professionalità di importanti funzionari regionali. Le prepotenze politiche non appartengono ai rappresentanti di questa maggioranza, che al contrario si è trovata a fare i conti con il triste operato lasciato dall’ex presidente D’Alfonso prima di sedere in Parlamento, con tristi ed arroganti episodi che tutti ricordiamo”. Così una nota congiunta a firma di Nicola Campitelli, Sabrina Bocchino e Fabrizio Montepara

“Difendiamo in maniera frema e convita i funzionari colpiti dalle parole di D’Alfonso, che mentre riserva delle offese e potenziali minacce si pone come loro avvocato d’ufficio. Siamo stupiti che solamente adesso il Senatore D’Alfonso si ricorda di Atessa e delle sue problematiche, che in molte di esse ne è proprio lui l’artefice con il consenso del Partito Democratico locale e il Sindaco Borrelli. Probabilmente, a sua insaputa, è proprio D’Alfonso vittima di “una circonvenzione di incapaci” (come da egli affermato), ad opera di un primo cittadino, poiché dalle Sue parole di riscontra uno scarso studio della materia e dei fatti avvenuti. Forse perché nel consiglio comunale atessano non è più presente una maggioranza e dunque con queste circostanze si cerca di distogliere l’attenzione o forse per riconquistare qualche elettore deluso da una statica amministrazione? Ad ogni modo senza arroganza ma con fermezza proviamo a far chiarezza sulla questione sollevata dal Senatore. Sia D’Alfonso che Borrelli iniziano la loro disamina dando per scontanti alcuni fondamentali passaggi come l’esistenza di conflitti di interesse da parte di 15 consiglieri comunali su 17. È proprio questo il punto messo in evidenza dai 4 consiglieri comunali che sostengono che il conflitto di interessi della maggioranza dei consiglieri non sussiste”.