Nuova bocciatura per l’impianto di smaltimento dei rifiuti sanitari infetti e per il deposito di rifiuti, anche pericolosi, proposto dalla Di Nizio in contrada Saletti ad Atessa: il TAR Abruzzo – Sez. L’Aquila – nega la sospensiva richiesta dalla ditta. A darne notizia il sindaco Borelli.
I dettagli del pronunciamento del TAR ci arrivano dal sindaco di Atessa Borrelli: “Dopo la bocciatura del Comitato regionale VIA, avvenuta a gennaio, sul progetto della società Di Nizio Eugenio relativo all’impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti ospedalieri infetti, con relativo deposito di stoccaggio – anche di rifiuti pericolosi – ad Atessa, nella popolosa contrada Saletti, ora è il TAR Abruzzo – L’Aquila, cui l’impresa ha fatto ricorso, a pronunciarsi negativamente in sede cautelare, respingendo l’istanza di sospensiva avanzata dalla ditta di rifiuti”.
“L’ordinanza del TAR Abruzzo è una buona notizia che aspettavano non solo gli atessani, ma anche gli abitanti dell’intera Val Di Sangro. Il progetto della Di Nizio, a fronte di pochissimi posti di lavoro (in tutto una ventina) avrebbe infatti un impatto negativo – in termini ambientali e per la salute umana – sull’intera contrada e per la Val Di Sangro in generale”, ha commentato il Sindaco del Comune di Atessa, Giulio Borrelli, da sempre in prima fila in questa battaglia, come in tante altre lotte a tutela della salute della Valle (CIAF, Ex-Maio).
“Sappiamo bene che non è finita qui – prosegue il Sindaco – perché c’è da aspettare ancora la fase di merito, ma la pronuncia del TAR dell’Aquila rappresenta un importante riconoscimento delle motivazioni amministrative, legali e di merito per cui il Comune di Atessa, al pari delle altre Amministrazioni Pubbliche coinvolte, ha sempre manifestato la propria contrarietà all’impianto”.
“Desidero esprimere un profondo ringraziamento a tutte le Amministrazioni che ci sono state accanto in questo defatigante iter amministrativo pluriennale (il progetto fu presentato dalla Di Nizio addirittura nel lontano febbraio 2017) nonché al WWF nazionale, a Legambiente ed al nostro Comitato cittadino Val Di Sangro, tutte Associazioni intervenute nel processo davanti al TAR per sostenere le ragioni portate avanti dal Comune di Atessa”.