Non potrà più avvicinare l’ex compagna e le sue tre figlie, nonché provare a comunicare con loro, il 42 pescarese per il quale dopo due anni di botte e minacce di morte è scattato il provvedimento emesso dal Tribunale di Teramo.
Una sera di un paio di anni fa arrivò a prendere a calci in faccia la donna sotto lo sguardo dei passanti, in zona stazione a Pescara. Anzi, all’intervento di due persone in difesa della povera donna non esitò a malmenare anche i due. Un inferno che la donna ha provato a gestire anche a suon di minacce di morte: solo quando la violenza del 42enne pescarese ha cominciato a rendere la vita impossibile alle tre figlie, due delle quali maggiorenni da poco, la donna ha trovato la forza di affidare la sua disperazione alla polizia di Atri. Racconti che non hanno lasciato scampo al soggetto per il quale nel 2009 era già scattato un divieto di avvicinamento a casa di alcuni parenti.