La cybersecurity non può essere considerata solo un elemento aggiuntivo, da integrare in risposta a un rischio emergente
«Il recente caso del 03 maggio scorso relativo all’attacco hacker subito dalla ASL aquilana con il furto di dati relativi a pazienti e dipendenti per un totale complessivo di oltre 500 gigabyte è un fatto singolare – ha spiegato al Tg8 l’ ingegner Massimo Forestiero – e nel caso specifico si tratta di un virus che blocca e cripta i dati rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto. Oltra alla tecnologia, occorre che le persone siano preparate culturalmente al principio di responsabilità e che siano affidate le procedure a professionisti in grado di ottemperare a quanto richiesto dal GDPR».