Politica in subbuglio per la rimodulazione Irpef in Abruzzo: in commissione bilancio rispuntano i cartelli con la scritta “Dimissioni”
Dopo l’apparizione dei giorni scorsi, oggi in commissione bilancio della Regione Abruzzo sono rispuntati i cartelli delle opposizioni contro la rimodulazione dell’Irpef annunciata dalla Giunta Marsilio per fronteggiare il deficit della sanità. Le dimissioni invocate oggi rappresentano un’istanza di sfiducia riferita al presidente Marsilio, all’assessore alla Salute Nicoletta Verì e all’assessore regionale al Bilancio Mario Quaglieri.
I gruppi di opposizione di PD, M5S, AVS, Azione e la civica Abruzzo Insieme, che con Luciano D’Amico compongono la coalizione Patto per l’Abruzzo, hanno dichiarato:
“Oggi i partiti di centrodestra – incalzano i consiglieri di opposizione– si svegliano ammettendo che la sanità è un disastro e va completamente revisionata. Una fotografia che, come opposizione, abbiamo scattato da tempo e più volte denunciato in Consiglio regionale, nelle Commissioni competenti e negli uffici di Presidenza. Denunce sempre ignorate dal centrodestra che ci ha definito addirittura allarmisti. Oggi che i fatti ci danno ragione, il fuggi fuggi dalle responsabilità è una scena squalificante per le istituzioni che rappresentano. La sanità va ristrutturata dalle basi; lo sappiamo e lo faremo, con abnegazione ed efficacia appena la destra libererà l’Abruzzo dalla sua incompetenza”.
LA COMMISSIONE BILANCIO ODIERNA
Scontro durissimo in Commissione Bilancio tra l’opposizione guidata da Luciano D’Amico e l’assessore al Bilancio Quaglieri.
“Quest’ultimo – prosegue la nota dell’opposizione – è arrivato in aula senza un numero in merito alle proiezioni dei disavanzi Asl per il 2025 e senza un dato concreto che motivi l’enorme disavanzo del 2024, che la destra vuole colmare tassando i cittadini. Un atteggiamento irresponsabile e squalificante che ha portato i consiglieri regionali di minoranza a una dura opposizione. Nessuna risposta concreta sul passato e nessuna certezza per il futuro! La destra mette le mani in tasca ai cittadini con una leggerezza inaccettabile. Continuano ad arroccarsi sulle solite giustificazioni: covid, guerre, aumento costi energia, come se questi fenomeni avessero colpito solo l’Abruzzo. La verità è che la gestione delle risorse pubbliche della regione Abruzzo da parte di Fratelli D’Italia, Lega, Udc e Forza Italia è stata mirata più a rafforzare i consensi nei bacini elettorali dei singoli consiglieri regionali, che a migliorare la qualità della vita degli abruzzesi. E i risultati di questo atteggiamento sono sotto gli occhi di tutti”.
Quanto agli aggiustamenti proposti da Lega e Forza Italia (che oggi ha annunciato emendamenti per ridurre l’impatto dell’Irpef per la fascia 28.000/50.00o euro) i consiglieri di opposizione parlano di “tentativo disperato”:
“È un tentativo disperato quello di Forza Italia, Lega e Udc di scansare lo tzunami di malcontento che sta investendo il centrodestra a seguito dell’aumento delle tasse. Un ‘si salvi chi può’ per provare a scaricare esclusivamente su Fratelli D’Italia e sul Presidente Marsilio la responsabilità della pessima gestione delle risorse pubbliche e della sanità degli ultimi sei anni. Nulla di più falso, sono tutti responsabili: fino a oggi hanno votato compattamente ogni scellerato provvedimento, sia in Giunta che in Consiglio, che ha portato l’Abruzzo sull’orlo del baratro. Come hanno votato il Disegno di legge sull’aumento delle Tasse, abbassando la testa davanti alla minaccia del Presidente di cacciare dalla Giunta qualunque dissidente. Chi ieri ha scelto di salvare il posto in maggioranza piuttosto che difendere gli abruzzesi non può presentarsi oggi come una soluzione, peraltro inefficace. L’aumento dell’Aliquota a ‘solo’ 2,63 %, proposta da Forza Italia, è l’ennesima presa in giro! È come sostenere che l’attacco di uno squalo tigre sia meglio di quello di uno squalo bianco: nei fatti entrambi ti sbranano, forse uno ci mette solo più tempo”.
La manovra, basata sulla riforma dell’addizionale Irpef varata dal Governo, coinvolge i cittadini con reddito oltre i 28mila euro con scaglioni fino a 50mila e poi oltre i 50mila: porterà un gettito stimato di circa 44 milioni di euro di cui, secondo quanto l’analisi dell’assessore Verì, solo 20 milioni saranno destinati alla copertura del debito sanitario.
Sull’aumento Irpef si sono registrate polemiche anche nel centrodestra, alcuni partiti hanno parlato di aggiustamenti sul provvedimento che sarà all’esame del Consiglio regionale nella seduta a inizio di aprile.
“Gli abruzzesi sono stati raggirati e traditi, ecco perché devono dimettersi. – afferma il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci – La nostra richiesta è rivolta alla Giunta, a partire dai due assessori alla Salute e al Bilancio. La relazione dell’assessore Quaglieri è stata totalmente insufficiente e inadeguata e ha motivato l’aumento delle tasse per coprire il deficit della sanità con l’aumento dei costi dell’energia, con i tagli apportati alla Regione dal Governo Meloni e con le risorse date all’aeroporto D’Abruzzo. Nel mentre omettono di ricordare le bugie che ci hanno raccontato sulla sanità ‘modello’, che è invece la peggiore d’Italia, l’assenza di debito, le leggi omnibus, Napoli Calcio e tanto altro”.
Pietrucci sottolinea anche “il fallimento di Marsilio e della destra in Abruzzo con l’aumento delle tasse per il buco della sanità, l’aumento del 20% delle tariffe sui trasporti e il mancato utilizzo dell’80% dei fondi comunitari”.
Sul tema si registra anche il comunicato della Lega firmato dai consiglieri regionali Vincenzo D’Incecco e Carla Mannetti:
“Come Lega stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri dipartimenti regionali e nazionali per abbassare l’aliquota Irpef riguardante i redditi tra i 28 mila e i 50 mila euro e, quindi, alleggerire il carico fiscale per tanti lavoratori e famiglie. Parallelamente, già nel corso della riunione del direttivo regionale di sabato scorso, ci siamo prefissati come secondo step l’elaborazione di un piano industriale a lungo termine, volto a migliorare la qualità dei servizi sanitari, garantire una gestione efficiente delle risorse pubbliche e assicurare che vengano spese bene. In sede di Consiglio regionale, presenteremo inoltre un emendamento che finalizza l’extra gettito esclusivamente alla sanità, come da noi proposto in questi giorni. Continuiamo, quindi, a lavorare con determinazione per tutelare i cittadini e costruire un sistema che coniughi efficienza, sviluppo e responsabilità nella gestione delle risorse”.