“Sulla ricerca ci giochiamo una grande ed importante partita, specie ora che stiamo scrivendo la nuova programmazione per il 2021- 2027. L’automotive avrà grandi cambiamenti con l’avvento dell’elettrico nel 2023-2024. Per cui questo osservatorio è molto importante per capire tutto ciò che è necessario fare insieme, Regione Abruzzo e aziende”.
E’ quanto affermato dall’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che oggi ha concluso i lavori della prima edizione “Dell’Osservatorio permanente per la filiera” a Santa Maria Imbaro, nella sede del Polo Innovazione Automotive.
“Come Regione – ha proseguito Febbo – siamo impegnati in una serie di attività progettuali per portare avanti l’innovazione. Sono stati fatti una serie di bandi per gli accordi di innovazione a cui hanno risposto diverse aziende”. All’evento c’erano i componenti del comitato Tecnico Scientifico del Polo, aziende, sindaci e rappresentanti datoriali e sindacali. L’obiettivo era individuare i principali trend di cambiamento derivanti dalle trasformazioni in atto nel mondo del manifatturiero avanzato e le competenze chiave che ne derivano, comprese quelle trasversali. Febbo ha poi spiegato “In Abruzzo la filiera è costituita da gruppo di imprese globalizzate, sia GI che PMI, operanti nel comparto dell’ automotive e della meccanica che comprende anche subfornitura, componentistica ed engineering. Il nostro sistema automotive è particolarmente specializzato nella produzione di veicoli commerciali e professionali e moto con la relativa componentistica. E’ un settore vitale e strategico in termini di Pil e occupazione per la Regione. Il fatturato è di circa 8 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta più del 50% delle esportazioni di tutta la Regione Abruzzo. Gli attori principali sono Sevel-Fiat-Marelli, Honda-Cisi, Denso, Pilkington, Dayco, IMM, Tecnomatic e altre aziende, in maggioranza localizzata in provincia di Chieti con un indice di specializzazione dell’occupazione pari a sette volte la media italiana nel settore di riferimento; esempi importanti esistono anche in provincia di Teramo e Pescara”. Tra le considerazioni di Febbo “la sfida è incrementare continuamente la competitività delle imprese perché operiamo in un mondo globale. Sono senza dubbio importanti le infrastrutture materiali che rappresentano il pre-requisito per un territorio accogliente, ma nel medio-lungo termine diventano indispensabili le competenze e le tecnologie(evoluzione Industria 4.0). Dirimente sarà la capacità di incrementare la ricerca, di base e industriale, lo sviluppo sperimentale e l’innovazione in generale. Le PMI sono, però, di ridotta dimensione e, in generale, non hanno risorse umane e infrastrutturali per fare ricerca. L’alto livello di complessità tecnologica e produttiva richiesta pongono importanti interrogativi alle PMI della filiera manifatturiera. Bisogna massimizzare gli strumenti di finanziamento che sono le fonti UE (POR FESR 2014 – 20 e in prospettiva nuova programmazione), MISE-MIUR (Accordi di Innovazione, Contratti di Sviluppo) fondi diretti abruzzesi. Tra le iniziative internazionali di alto profilo c’è l’ EXPO’ Dubai 2020”.