Il primo luglio è pericolosamente vicino e l’aumento dei pedaggi sulla A24 e A25 é inevitabile se il Governo non interverrà concretamente
Una spesa enorme e impossibile da sostenere per famiglie, autotrasportatori e pendolari che si va a sommare purtroppo anche al caro carburante. Viaggiare insomma costerà molto di più, per gli autobus e i tir ancora peggio. A venti giorni dalla fine dello stop all’adeguamento automatico del 34,74% delle tariffe non è stato fatto nulla ufficialmente ma a quanto pare nemmeno ufficiosamente per scongiurare questo salasso nonostante il ministro Giovannini alla Camera avesse annunciato uno stop. Anche strada dei parchi, il concessionario, ha fatto sapere di non avere nessuna notizia. L’alternativa sarebbe una proroga di uno sconto commerciale da parte del gruppo Toto ma questo significherebbe avere un buco nel bilancio del concessionario. E allora si attende la mossa del Governo.
Nessuna novità a quanto pare anche sul nuovo Pef, il piano economico finanziario ne tanto meno su una ipotetica rescissione della concessione. Strada dei Parchi aveva già inviato due missive a Roma nelle quali si annunciava l’intenzione di far cessare la concessione con 8 anni di anticipo rispetto alla naturale scadenza con il concessionario che chiede una buonuscita di circa 2,4 miliardi. Tutto tace. Ma non i sindaci di Abruzzo e Lazio coinvolti in questa battaglia a salvaguardia soprattutto delle zone interne. Da tempo gli amministratori, capitanati dal primo cittadino di Carsoli Velia Nazzarro chiedono risposte certe ma la situazione è tutt’altro che rosea e definita. Il sindaco di Carsoli annuncia che a fronte di questo silenzio loro continueranno a protestare e metteranno in atto a breve altre manifestazioni a tutela del territorio.