Il Tribunale Civile di Roma, seconda sezione, presieduta dal giudice Adolfo Ceccarini, ha respinto l’istanza dell’Anas di immediata esecuzione del decreto ingiuntivo del 12 luglio 2021 riguardante il mancato pagamento della rata del 2021 spettante allo Stato, nei confronti di Strada dei Parchi Spa, che fino al 31 luglio scorso ha gestito le autostrade A24-A25
La concessione era stata revocata in anticipo (la scadenza era al 2030) e in danno con un decreto del 7 luglio scorso dal Consiglio dei ministri che ha ripreso il controllo affidando la gestione proprio ad Anas nell’ambito di un serrato contenzioso caratterizzato da due decisioni del Tar Lazio di rimettere in pista Sdp, riformate dal Consiglio di Stato che ha riportato la concessione nelle mani di Anas. Questa ultima ha reiterato la istanza di immediata esecutività del decreto ingiuntivo dopo che lo stesso Tribunale nei mesi scorsi aveva sospeso la esecuzione dei provvedimenti legati alle rate non pagate in riferimento alle annualità 2019 e 2020. I giudici hanno ribadito il diritto da parte di Sdp alla compensazione: secondo l’ex gestore privato, i crediti vantati nel confronti di Anas e del Ministero Infrastrutture e Trasporti sono superiori ai debiti accumulati durante la gestione. Il decreto ingiuntivo in questione aveva per oggetto il pagamento del canone annuale 2021 di concessione delle due autostrade, più altre voci integrative e interessi, per un totale di poco meno di 75 milioni.