La Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, nel corso di controlli mirati, ha scoperto 150 lavoratori in nero impiegati nelle discoteche del capoluogo marsicano. Superato, in diversi casi, il limite massimo di ingressi consentiti.
A seguito di un’articolata attività di prevenzione e repressione del lavoro nero, la Finanza ha controllato tre discoteche e otto disco-pub molto noti sul territorio. Sono state individuate, in particolare, nove società che impiegavano irregolarmente i lavoratori nella gestione dei locali.
Di seguito un estratto dalla nota della Guardia di Finanza:
“Gli accessi, eseguiti specialmente nelle ore notturne, nel pieno svolgimento dell’attività di intrattenimento e svago, hanno consentito di individuare significativi profili di rilevanza penale in relazione al superamento del numero massimo di ingressi consentiti, nonché numerose violazioni alle norme sul diritto d’autore e a quelle che regolano la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni. L’attività, diretta e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, si è conclusa con il deferimento all’autorità giudiziaria di sei persone e il sequestro preventivo di uno dei locali ispezionati, affollato ben oltre i limiti della capienza. Nel corso delle attività operative è stata individuato un lavoratore in nero percettore del reddito di cittadinanza. L’uomo è stato segnalato per violazione dell’art. 7 del D.L. n. 4/2019. L’attività procederà con la richiesta di provvedimenti sanzionatori in materia fiscale, previdenziale, contributiva, assicurativa ed infortunistica. Le operazioni di servizio si inquadrano nella cornice della tutela delle posizioni di lavoro regolari e del contrasto alle più gravi forme di sfruttamento in danno dei lavoratori, specialmente quelli che si trovano in condizioni di debolezza. In questo caso, inoltre, con particolare attenzione alla salvaguardia della vita di chi frequenta locali oltremodo affollati”.