Sono passati 80 anni da quando Avezzano venne bombardata dalle forze anglo-americane: molte le vittime civili i cui nomi sono stati svelati solo di recente
Di tanti uomini e donne che perirono sotto i bombardamenti non si conoscevano neanche i nomi, rintracciati solo di recente dopo anni di ricerche e finalmente svelati nella cerimonia che si è svolta sul palco del castello Orsini.
“È stato scelto per lo svelamento proprio il giorno 22 maggio, perché – ha commentato l’assessore, Pierluigi Di Stefano – 80 anni fa fu la giornata più cruenta e con più croci, secondo le cronache: nell’arco di sole 24 ore, persero le vita 40 avezzanesi. Furono mesi ininterrotti di fame e di caos che costrinsero tanti dei nostri concittadini di allora a rifugiarsi, con un esodo forzato, nelle campagne e nei paesi limitrofi. Ci assumiamo oggi, come Amministrazione, l’impegno soprattutto morale di siglare un patto della memoria con la città: il prossimo anno, a maggio, i nomi delle vittime civili di Avezzano, diventeranno parte integrante di un monumento commemorativo, che verrà installato nel Parco delle Rimembranze di questo Castello”.
Dal 21 al 23 maggio del 1944 il cielo di Avezzano fu coperto da centinaia di “fortezze volanti” angloamericane che martellarono la città e il circondario, dove si stava organizzando la ritirata strategica dei tedeschi, per impedire l’arrivo di rifornimenti e sostegni logistici all’esercito germanico.
Oggi i ragazzi del Liceo Classico, sotto la guida dell’Associazione Auser, hanno ridato un volto e una voce a tante identità sommerse o rimaste perdute.
“Oggi, quasi tutte le vittime civili di quei tragici bombardamenti hanno un nome e un cognome”- ricorda ancora Di Stefano. Dal 21 al 23 maggio del 1944, il cielo di Avezzano fu coperto da centinaia di “fortezze volanti” angloamericane che martellarono la città e il circondario, dove si stava organizzando la ritirata strategica dei tedeschi, per impedire l’arrivo di rifornimenti e sostegni logistici all’esercito germanico. Furono giorni di dolore, terrore e morte che Avezzano, però, affrontò con coraggio e senza abbattersi, tanto che nel 1961 le fu conferita la medaglia d’argento al valor civile dall’allora Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi”.