Maltrattamenti alla moglie, lesioni e minacce. Per queste ragioni per un uomo di origine marocchina, ma residente da tempo ad Avezzano, scatta il divieto di avvicinamento.
Il provvedimento è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano. Durante le indagini della squadra Anticrimine del Commissariato di pubblica sicurezza di Avezzano sono stati raccolti numerosi elementi di prova. Sono emersi, in particolare, episodi di violenza che hanno determinato la segnalazione in Procura a carico dell’uomo per maltrattamenti in famiglia, minacce e lesioni. In particolare l’uomo, come riferito dalla moglie in occasione di un recente intervento della polizia, già poche settimane dopo il matrimonio aveva iniziato con i maltrattamenti, prima solo verbali e successivamente sfociati in aggressioni fisiche e minacce di morte che, secondo la donna, sarebbero scaturite “dal malcontento per l’affidamento ad una casa-famiglia del loro figlio minorenne”.
La vittima, inoltre, ha riferito ai poliziotti di temere per la sua incolumità: aveva paura di uscire di casa senza l’autorizzazione del marito, che era solito telefonarle insistentemente per controllarne ogni spostamento. Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno consentito all’autorità giudiziaria di confermare i gravi indizi di colpevolezza e la possibilità di reiterazione dei reati, circostanze che hanno giustificato la misura cautelare.
L’indagato non può avvicinarsi alla moglie e ai luoghi che abitualmente frequenta, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, e non può comunicare con lei in alcun modo neppure in via telefonica.