Nuove grane per l’ex deputato Vincenzo Angeloni, indagato ad Avezzano per gli appalti di videosorveglianza nelle piazzole autostradali e delle ferrovie e in una base militare.
Il politico-imprenditore, già coinvolto in vicende giudiziarie su appalti pubblici e per la ricostruzione post-sisma, ed altre legate ai fondi neri di Finmeccanica celati nella società calcistica Valle del Giovenco (tre arresti negli ultimi anni), è ora indagato dai Sostituto Procuratore di Avezzano Maurizio Maria Cerrato e Roberto Savelli per un giro di presunte tangenti legate a lavori e forniture di apparati di videosorveglianza in piazzole di sosta autostradali, nella base militare di Gaeta ed in alcune aree ferroviarie.
Assieme ad Angeloni risultano indagati un consigliere del ministero della Difesa, un dirigente della società autostrade e altri tre imprenditori. Sono state effettuate perquisizioni dalla Squadra Mobile de L’Aquila, incaricata delle indagini, e sequestrati numerosi documenti. Le accuse ipotizzate -a vario titolo- sono di turbativa d’asta e corruzione. Angeloni -secondo l’impianto accusatorio- avrebbe esercitato funzioni di intermediazione illecita per pilotare gli appalti, rispetto ai quali sarebbero intercorse tangenti. Accuse rispetto alle quali i legali di Angeloni affermano l’estraneità del loro assistito, che ha già chiesto di essere sentito dagli inquirenti.