Ad Avezzano è il giorno del dolore. In tanti sono intervenuti ai funerali della piccola Alessia Prendi morta a causa del crollo di un’altalena
La bimba, 11 anni, figlia di una coppia albanese da anni nella Marsica, stava giocando con un’improvvisata altalena nell’oratorio parrocchiale di San Pelino, frazione di Avezzano, quando la struttura ha ceduto di schianto, colpendo la piccola in pieno sulla testa provocandole la morte.
Strazianti le parole di un’amichetta che al termine dell’omeilia ha voluto rivolgere l’ ultimo saluto ad Alessia: “Ale come faccio senza te, con chi riderò, con chi piangerò, con chi farò pazzie, con chi mi truccherò, con chi farò le foto. Insomma con chi vivrò? Vola in alto e pensami”.
Ad officiare il rito funebre è stato il vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro, alla presenza di numerosi sacerdoti della diocesi, tra cui il giovane parroco di San Pelino, Antonio Allegritti, indagato dalla procura, in lacrime per tutto il pomeriggio, un amico di famiglia che ha battezzato la piccola vittima ed il resto della famiglia. Anche il vescovo Massaro, ha rivolto un pensiero ad Alessia nel corso dell’omelia. “Cara Alessia – ha detto – prenditi cura dei tuoi amici che tanto ti vogliono bene, sarai sempre nei nostri cuori ti hanno scritto, a te chiedo di vigilare sui bambini che soffrono in qualunque angolo della terra. Sono certo che appena sei arrivato in paradiso hai chiesto a Gesù di consolarli”. Sono state migliaia le persone accorse per unirsi al dolore della famiglia di origini albanesi, madre, padre e figlia, perfettamente integrati e molto stimati. Tra la folla commossa e in lacrime, in prima linea tantissimi bambini con una rosa bianca in mano, l’amministrazione comunale di Avezzano al completo, ad eccezione del sindaco sospeso, Gianni Di Pangrazio, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il capo di gabinetto della Regione, Massimo Verrecchia. Presente anche una folta rappresentanza di albanesi abitanti della Marsica. Il vescovo ha anche ammonito che non è il momento delle divisioni, forse in riferimento alla presa di posizione dell’amministrazione comunale di Avezzano che ieri con una nota ha sottolineato la estraneità ai fatti in seguito all’avviso di garanzia notificato dalla Procura della Repubblica al vice sindaco, Domenico di Berardino e al dirigente Antonio Ferretti. Tra i familiari, la nonna materna è apparsa pietrificata dal
dolore: prima della funzione funebre ha abbracciato la gigantografia della piccola vittima vestita di bianco nel giorno della sua Prima Comunione. Ultimo momento struggente è stato quello delle colombe bianche fatte volare nel cielo al termine del funerale: non è sfuggito il fatto che una colomba è volata per poi riscendere e camminare verso il cimitero sotto il carro funebre.