Aziende vincono al Tar contro Consorzio Bonifica Centro

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Le aziende agricole del Pescarese vincono la causa contro il Consorzio di bonifica Centro. La decisione del Tar infatti annulla la delibera 32/2021 e con essa i relativi atti con cui sono stati determinati gli aumenti del contributo di bonifica suppletivo 2021 e ordinario 2022, dichiarandone illegittimi i presupposti

Il Tar di Pescara ha fatto proprie le istanze dei ricorrenti, validando quelle che fino a oggi il Consorzio aveva respinto come infondate.

«La sentenza ha sancito che non siamo tenuti a pagare le perdite che il Consorzio subisce nelle gestioni speciali né a causa dei mancati introiti di Aca e Comune di Chieti», commenta il Comitato Bonifica Sostenibile. «Ha anche evidenziato che non è pensabile che “il Consorzio debba perseguire l’obiettivo del pareggio di bilancio avvalendosi dei soli contributi dei privati proprietari consorziati agricoli ed extra-agricoli”, poiché tale scelta finirebbe per rendere “virtuale e non reale il parametro di legge della proporzionalità del contributo al beneficio”.»

La sentenza ha anche censurato la scelta del Consorzio di addebitare tutti gli incrementi di costi alla sola contribuenza privata, tenendo indenne gli altri enti pubblici beneficiari della sua attività.
Al Tar si erano rivolte diverse aziende agricole e agricoltori singoli del Pescarese (in testa l’Azienda Agricola Valentini di Loreto Aprutino, con Gabriele Valentini membro fondatore del Comitato Bonifica Sostenibile e il padre Francesco Paolo, membro attivo del comitato in tutte le azioni istituzionali), difesi dagli avvocati Patrizia Silvestri e Alfonso Vasile, impugnando la determina commissariale con cui il Consorzio di Bonifica Centro di Chieti aveva disposto una maggiorazione del 70% e del 20% alla contribuzione ordinaria di bonifica.
Ora spetterà al Giudice Tributario, al quale i ricorrenti si sono rivolti, annullare le cartelle esattoriali nel frattempo fatte emettere dal Consorzio e notificate.

«A questo punto attendiamo di ricevere la convocazione da parte della Regione Abruzzo, che fino a oggi era in attesa della sentenza del Tar, per rendere concreti e operativi i principi che il Tribunale ha indicato», ha commentato il Comitato.

Anna Di Giorgio: