E’ coinvolta anche la provincia di Pescara nell’operazione denominata “Finfarma” che ha portato ad arresti e perquisizioni in tutta Italia. L’accusa è di bancarotta fraudolenta.
Le misure sono state eseguite nei confronti dei componenti di un’organizzazione dedita a realizzare profitti illeciti mediante l’acquisizione e il dissesto finanziario pilotato di farmacie in tutto il territorio nazionale. L’operazione, chiamata ‘Finfarma’, è stata portata avanti dai Nas dei carabinieri di Milano non solo nel capoluogo lombardo, ma anche nelle province di Roma, Pescara, Latina, Rieti e Ascoli Piceno.
Secondo le prime informazioni fornite dalle forze dell’ordine, l’organizzazione prima acquisiva le farmacie, poi ne provocava il dissesto finanziario tramite l’acquisizione di finanziamenti e altre risorse economiche, successivamente oggetto di distrazione.